venerdì 29 giugno 2012

INTRIGO A PAVIA (1)

30 GIUGNO – ALMANACCO DI STORIA
PAVESE
Trivolzio – 30 giugno 2012 – sabato – 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
INTRIGO A PAVIA
racconto a puntate –
“Da Cispino …a Ernesto” (1)
Ernesto si guardò intorno. L’acqua del fiume “borbottava limacciosa”. La violenza dell’acqua aveva sradicato piante ed arbusti e li trascinava a valle. “Anche per gli uomini succede la stessa cosa…” – pensò Ernesto – “Quando arriva il temporale (guerre, pestilenze, terremoti)…le situazioni cambiano, le vite prendono un’altra strada. Inutile chiedersi il perché… E’ così. Così è la vita.” Ernesto osservò lo svolgimento intero della “burrasca metereologica”. Fece le sue considerazioni e convenne che “riflettere” … fa sempre bene. Oltre tutto, Ernesto, era un “cantastorie”… uno di quelli che non hanno età. Ernesto era così duemila prima di Cristo ed è così duemila anni dopo Cristo. Il “cantastorie” è una figura “senza tempo”… perché l’uomo e la donna non sono mai cambiati… così erano… e così sono rimasti, con pregi e difetti, vizi e virtù. Le acque del fiume Ticino erano ritornate calme. Il temporale era passato. Ernesto si sedette sulla riva del fiume e osservò le barche che avevano ripreso il loro continuo “andare e venire”. In quell’istante comparve Cispino, il Mago dei Ricordi di Pavia. Era tanto tempo che desiderava incontrare Ernesto, ma non ci era mai riuscito. Ora, era arrivata l’occasione giusta. Finalmente Cispino poteva fare tutte le domande che desiderava… Ernesto, “il cantastorie” era il solo in grado di rispondere ad ogni domanda, raccontare le storie (dal lontano passato fino ai nostri giorni) che interessavano il “fiume di Pavia, il Ticino”… Tra le storie di cui Cispino era curioso c’era quella delle
Tre sorelle di Pavia del 1830
Si chiamavano Flavia, Giacomina e Filiberta. Tre sorelle tra storie diverse, uniche, inconfondibili. La madre delle tre sorelle era Matilde e le aveva “cercate” proprio così. Nel 1830 Pavia era una città di frontiera. La riva sinistra del fiume Ticino era “austriaca”… la riva destra apparteneva al Regno Sabaudo. Bastava attraversare il Ponte Coperto per respirare due tipi di “aria” …diverse. Anche le persone erano diverse… o meglio, si sentivano diverse, avevano modi di pensare diversi. Matilde (la madre delle “tre sorelle di Pavia”) era figlia di una ragazza pavese (tipica mentalità lombarda) e padre… della Lomellina, testa, modi di pensare, caparbietà anzi testardaggine… piemontese. Da una simile unione cosa poteva uscire? … un modo nuovo e diverso di pensare. Appunto!… “Le tre sorelle di Pavia” (il seguito… domani) (prima puntata) “Cispino e Ernesto” Buona giornata a tutti Dino

Nessun commento:

Posta un commento