mercoledì 27 giugno 2012

INTRIGO A PAVIA (28)

28 GIUGNO – ALMANACCO DI STORIA
PAVESE
Trivolzio – 28 giugno 2012 – giovedì – 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
INTRIGO A PAVIA
racconto a puntate –
“Cispino e la Milano dell’EXPO’ 2015” (28)
Rosmunda non gradì l’opinione di Alboino, suo marito. Anzi, si arrabbiò. Lei stessa era il tipo di donna che desiderava essere “omaggiata” con regali. Non era mai contenta, e voleva la “contropartita” per ogni sua azione… piccola o grande… Per non parlare delle ricorrenze tradizionali… (quelle erano una “tragedia nella tragedia”… prima, durante e dopo). Alboino aveva ben altro nella testa… Pensava al Regno, pensava a ciò che avrebbe fatto e come avrebbe agito. Rosmuna, incollerita, non aprì più bocca… Si allontanò imprecando. Quando veniva contraddetta nelle sue opinioni… il suo viso parlava per lei… di rabbia… di rabbia mal repressa. Ernesto cercò di …”parlare d’altro”. Ma, ormai, l’incantesimo del dialogo era finito, cessato… In quel momento alcune nuvole riempirono il cielo… Nuvole nere che si ingrossavano velocemente… da monte verso valle. Era un temporale di quelli da mettere i brividi. Anche Alboino si rese conto che poteva essere pericoloso…Ernesto cercò di “alleggerire il discorso” e disse... “Ogni manifestazione della natura ha i suoi lati positivi e negativi. La natura sa il fatto suo, con le sue regole ben precise. Prendiamo, per esempio, il fiume Ticino. Quando c’è il temporale è uno spettacolo da non perdere. Oltre ai colori che sono inimmaginabili e imperdibili, fa impressione il modo in cui la natura (le piante, i boschi, l’acqua del fiume, la stessa sabbia sulla riva) si preparano all’evento… Tutti aspettano qualcosa… nessuno sa cosa… ma qualcosa. Le piante e gli arbusti sembra abbiano più sete del solito… sete di vita, sete di novità. La corrente del fiume si muove in attesa di nuove occasioni. La sabbia della riva, invece, sa che dopo il temporale… nulla sarà più come prima. Il temporale è come “la parabola della vita” … Nessuno conosce la “verità”… del giorno dopo… Il fascino del dopo è, di per sé stesso, evento… fatto nuovo.” Ernesto udì in lontananza un tuono… era il primo segnale che qualcosa stava per accadere. Alboino si ritirò nel suo carro coperto da un grande telone colorato rosso e blu. Ogni persona ha il suo rifugio (predestinato). Il luogo del suo “romitaggio”… come diceva il poeta. Perché, i temporali, arrivano… passano… e lasciano il segno. (il seguito… domani) (ventottesima puntata) “Cispino e la Milano dell’EXPO’ 2015” Buona giornata a tutti Dino

Nessun commento:

Posta un commento