mercoledì 11 luglio 2012

MATILDE (12) racconto a puntate di Dino Secondo Barili

12 LUGLIO 2012 – ALMANACCO DI STORIA
PAVESE
Trivolzio – 12 luglio 2012 – giovedì – 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto a puntate
“Le tre sorelle di Pavia del 1830” (12)
Matilde non riusciva ancora a capire. Non capiva quanto stesse accadendo. Si sistemò “al suo solito posto”, sulla riva del fiume Ticino riservato allo sbarco delle imbarcazioni da Venezia. Si lasciò andare… “lasciando libera la fantasia”. Come per incanto si ritrovò sulla scala di marmo bianco che conduceva al Castello di Praga. Accanto aveva il bel giovanotto Franz… e Greta più “giovane” e bella che mai. Franz era allegro, ma non troppo… Aveva perso il sorriso che lo rendeva unico. “Che cosa hai?” Chiese Matilde al capo degli spioni. “Sono stanco… Non vedo l’ora di arrivare in cima alla scala di marmo bianco. Di oltrepassare la porta del Castello di Praga e vedere cosa c’è dentro…“ Greta la strega, fece finta di non sentire… ma aveva capito tutto. “Mio caro Franz, non sei stanco... Non sei stanco per i gradini che mancano per giungere alla cima…Sei stanco perché… sei rimasto a corto di sogni.” – Franz si sentì preso alla sprovvista. “Cosa dici mai… Greta” – “E’ proprio così, mio caro Franz. Io non ti basto più. In apparenza sono giovane… ma in realtà, sono solo una “vecchia strega”. Tu avresti bisogno di una ragazza giovane e bella come Matilde… Anzi, proprio di Matilde avresti bisogno… di cui sei innamorato fin dal primo momento che l’hai vista… Tu, oggi, hai voglia lei…bisogno di lei.”  Matilde divenne rossa come un peperone. Non si aspettava che Greta “dicesse”… le cose come realmente stavano. E stavano esattamente così: Franz era innamorato di Matilde pur essendo il fidanzato di Greta… E Matilde era innamorata di Franz … anche se (nella vita parallela) era corteggiata (e richiesta sposa) da Giacomo. Tutti i protagonisti di questa storia erano perfettamente al corrente di una cosa: nessuno “bastava a sé stesso … e tutti avevano bisogno di un’altra persona”. Per fortuna che tutto la trama si svolgeva su due piani paralleli e diversi. Ora, Matilde, sapeva di avere un innamorato che pensava solo a lei: Franz. Franz sapeva di avere una innamorata che pensava solo a lui: Matilde. Greta ne era perfettamente consapevole perché era una strega… e sapeva cose che altri non sapevano… Matilde ebbe la sensazione di non capire più nulla, siccome, però, era una ragazza forte non si preoccupò. Aveva molte “risorse” dentro di sé… una delle quali era quella di vivere (contemporaneamente) in due “vite” parallele… Non si fece scrupoli. Decise di incontrare subito Giacomo. Il bel quarantenne vedovo, senza figli, era seduto sulla riva del fiume Ticino… al Porto dove approdavano le imbarcazioni provenienti da Venezia. Guardava la corrente del fiume ed aveva il volto sorridente, quasi estasiato. Stava pregustando una favolosa giornata. Quello stesso giorno, infatti, si sarebbe sposato con Matilde, la giovanissima ragazza pavese alla quale aveva chiesto la mano. La notte sarebbe stata tutta sua, infuocata, da uomo maturo, finalmente accasato, con una solida prospettiva: la nascita di eventuali figli. Matilde osservò la scena. Si avvicinò a Giacomo e lo baciò appassionatamente sulla bocca. I passeggeri di una imbarcazione appena giunta da Venezia si fermarono un attimo ad osservare la scena… forse invidiosi di non essere loro al posto del vedovo quarantenne … dalla fortuna sfacciata. La storia, però, riserva sempre delle sorprese…e … (domani… il seguito). (dodicesima puntata) “Le tre sorelle di Pavia nel 1830” Buona giornata a tutti Dino

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