venerdì 6 luglio 2012

MATILDE (7) racconto a puntate di Dino Secondo Barili

7 LUGLIO 2012 – ALMANACCO DI STORIA
PAVESE
Trivolzio – 7 luglio 2012 – sabato – 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto a puntate
“Le tre sorelle di Pavia del 1830” (7)
“Alla fine, dopo aver supplicato e aver promesso una buona ricompensa (che non avevo… e devo ancora darle)” – disse Matilde – “la strega” mi ha raccontato tutto. Mi ha detto: “Fra tre lune incontrerai un vedovo quarantenne di nome Giacomo che ti aiuterà nella soluzione dei tuoi problemi. Si innamorerà di te e non ti lascerà più… Sarà la tua àncora di sicurezza… Al Porto di Pavia, dove svolgerai la tua attività, incontrerai, un Signore con un occhio solo che ti chiederà di seguirlo fino a Praga… Accetta. Quel che avverrà sarà la tua fortuna…” Giacomo mise subito il broncio. Era già convinto di avere la soluzione dei suoi “problemi”…ed il destino… sembrava avere altri progetti. Matilde notò il cambiamento. “Giacomo, non cominciare a fare i capricci… Non ci si può opporre al destino. Se devo conoscere “un Signore con un occhio solo” non c’è nulla da fare… devo farlo. Quel Signore passerà da questo luogo, dal Porto di Pavia, domani o, forse, chissà quando…” Giacomo ingoiò il rospo e ammutolì. Matilde, invece, sapeva che, alle cinque di quella stessa sera, davanti alla Chiesa di San Michele, si sarebbe incontrata con Franz e avrebbe ricevuto dal bel giovanotto quanto pattuito (cioè… molti soldi). Sarebbe andata di corsa dalla vecchia donna chiamata “la Strega” ed avrebbe saldato il suo debito…di profezia. Quel che accadde, invece, lo sapremo domani… Siccome oggi è 7 luglio ed è “il domani di ieri”, eccoci a raccontare cosa accadde quella sera a Matilde. Con i soldi ricevuti da Franz nascosti in una tasca interna della gonna, la sedicenne ragazza pavese uscì da Pavia e prese una strada di campagna diretta a Torre d’Isola. Si chiamava la “Strada della Madonnina”. La donna vecchia, “chiamata la strega” abitava in una casupola isolata in aperta campagna a ridosso di un piccolo bosco di acacie (che adesso non c’è più). Per raggiungere la casupola bisognava attraversare un ponticello malconcio di legno che stava sopra un fosso sempre pieno d’acqua… con moltissimi pesci. Matilde si fermò sul ponticello e guardò i pesci che guizzavano velocissimi da tutte le parti… Fu in quel momento che la ragazza pavese si accorse di avere tre figure incorporee dietro la schiena… e sopra alla testa. Tre figure dai volti strani…: due erano rosse in volto e l’altro bianco come il latte. Matilde pensò di avere le allucinazioni… di essere andata fuori di testa. Reagì immediatamente. Corse verso la casa della “strega” e bussò con forza picchiando i pugni… “Aprite. Aprite… per favore…” La porta si aprì e comparve Franz, il bel giovanotto che aveva appena incontrato alle cinque della sera davanti alla Chiesa di San Michele. “Cosa hai da gridare? Hai visto i fantasmi?” – Matilde, dopo un primo momento di sbigottimento, parlò. “Si, ho visto tre fantasmi… E, tu cosa ci fai in questa casa? Dove è andata “la strega”?...”...e la ragazza sedicenne avrebbe continuato a fare domande ancora… a lungo… se Franz non l’avesse fermata. “Calma, calma. Una domanda per volta…”  (domani la risposta… ad ogni singola domanda) .(settima puntata) “Le tre sorelle di Pavia nel 1830” Buona giornata a tutti Dino

1 commento:

  1. Ciao Dino,.. racconto, che si arricchisce di personaggi e di colpi di scena,.... ad ogni puntata......molto bello!!...Bravo!!!...Vice

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