domenica 1 luglio 2012

MATILDE (2) racconto a puntate di Dino Secondo Barili

2 LUGLIO 2012 – ALMANACCO DI STORIA
PAVESE
Trivolzio – 2 luglio 2012 – lunedì – 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto a puntate –
“Le tre sorelle di Pavia del 1830” (2)
Matilde aveva incontrato un giovanotto di nome Franz che l’aveva notata davanti alla Chiesa del Carmine. Con una scusa, il giovanotto le aveva chiesto un’informazione… e “dall’informazione” si era passati a “discorsi” più interessanti… “Matilde, ti interessano i soldi?” – chiese Franz - La ragazza aveva risposto subito di si, un si convinto. Il bel giovanotto era passato alla proposta: “Tutte le mattine dovresti recarti sulla riva del Ticino, vicino al Ponte Coperto, dove attraccano le imbarcazioni che arrivano da Venezia. Dovresti guardare e contare quante imbarcazioni arrivano nel corso della mattinata. Ricordarti anche il numero delle persone che scendono a terra. Nel primo pomeriggio, mi raggiungi in un posto che ti dico io. Un posto ogni volta diverso di Pavia. La paga, per un simile servizio, è tre volte quella di una sarta affermata.” Matilde aveva sedici anni nel 1814, ma sapeva fare bene i conti. In casa, sua madre, non aveva mai visto tanto denaro in vita sua. Accettò. Non sapeva a quale avventura andava incontro, ma nella vita, si sa, è tutto un rischio… Matilde aveva l’istinto di “osare”. Se ne accorse lo stesso giorno in cui iniziò il servizio. Facendo finta di niente, passò tre volte davanti all’attracco dei barconi provenienti da Venezia, poco distante dal Ponte Coperto. Al terzo passaggio la ragazza venne fermata da un signore alto, vestito di nero, sui quarant’anni. “Ragazza, come mai, questa mattina, è la terza volta che passi da queste parti? Non hai occupazione?” Il sorriso di Matilde si dispiegò come fosse una liberazione. “Stavo appunto pensando che mi piacerebbe fare un lavoro.” – “E quale?” – chiese il quarantenne vestito di nero. - “Mi piacerebbe chiedere l’autorizzazione per vendere ciambelline e focaccine calde nell’area del Porto… Potrebbe insegnarmi come si fa? Io sono una specialista in ciambelle e focaccine calde…” L’uomo vestito di nero si sentì disarmato. Inoltre la ragazza aveva un non so che di speciale. L’uomo non ricordava di aver incontrato una ragazzina così spigliata, dall’occhio scaltro e intelligente. Il quarantenne si prese un attimo per pensare… poi rispose gentile. “Forse potrebbe essere una buona idea. Raccontami cosa fai, chi sei e come ti chiami.” La ragazza fu un vulcano. “Mi chiamo Matilde, ho sedici anni. Fino a ieri facevo la sartina, ma la mia sarta non ha più lavoro e mi ha detto di darmi da fare… cercarmi un lavoro. Ecco perché questa mattina ho deciso di vedere se riesco a realizzare un sogno: ciambelline e focaccine calde…L’unica cosa che mi manca è l’autorizzazione.” L’uomo si sentì disarmato. Inoltre, da qualche mese era rimasto vedovo, senza figli.  Più guardava quella ragazza e più ne rimaneva affascinato. “Penso che la tua sia una buona idea. Io sono proprio l’agente che vigila sulle autorizzazioni al commercio. (Non era vero, ma voleva fare una buona impressione sulla ragazza. Insieme andarono in un ufficio per compilare delle carte…) (il seguito… domani) (seconda puntata) “Le tre sorelle di Pavia nel 1830” Buona giornata a tutti Dino

1 commento:

  1. ....Matilde, caparbia,…… con un bel ”caratterino”,... penso anch’io che sia un personaggio fuori del comune,……. conoscendo poi “l’autore”,….le sorprese non mancheranno di certo……. Ciao Dino,... buona giornata!! Vice

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