giovedì 5 luglio 2012

MATILDE (6) racconto a puntate di Dino Secondo Barili

6 LUGLIO 2012 – ALMANACCO DI STORIA
PAVESE
Trivolzio – 6 luglio 2012 – venerdì – 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto a puntate
“Le tre sorelle di Pavia del 1830” (6)
Giacomo, il vedovo quarantenne che si era preoccupato di far avere velocemente “l’autorizzazione” alla sedicenne pavese se ne rese conto. Matilde non era interessata al commercio dei suoi prodotti…ma aveva in mente ben altre cose. Per un uomo esperto e abituato a osservare le persone come Giacomo l’annotazione  non poteva essere ignorata. Dopo qualche giorno affrontò l’argomento. “Matilde, è una mia impressione oppure non te ne importa niente delle ciambelline e delle focaccine?” – La ragazza rispose con naturalezza. “Mi importa, mi importa… A me, però, basta venderne un certo numero tutti i giorni. Non si diventa ricchi vendendo ciambelline e focaccine… E poi, caro Giacomo, se vuoi proprio saperlo. “I soldi non danno la felicità”… ed io, invece… desidero, voglio, inseguo la felicità, quella vera, reale… quella che “non si vende”… “e non si compra”. In quell’istante, Matilde mostrò il palmo aperto della mano sinistra a Giacomo…. Il vedovo quarantenne rimase senza parole. Il palmo della mano sinistra della sedicenne pavese sembrava un arabesco con una infinità di simboli. Erano simboli naturali… non provocati artificialmente. Il quarantenne guardò da vicino e notò, ben delineata, una “stella” al centro del palmo della mano aperta. “La tua mano è così dalla nascita?... oppure hai subito qualche operazione?” – “Nessuna operazione” – rispose Matilde.- “Quello che vedi è comparso sul palmo della mia mano sei mesi fa. In un primo tempo mi sono spaventata. Poi sono andata da una donna vecchia “chiamata la strega” che abita in paese poco lontano da Pavia. Appena ha visto la mia mano… per poco non ha avuto collasso. Mi ha detto che ero… “segnata da Dio”. Chiesi spiegazioni, ma la vecchia cercò di sviare il discorso. Alla fine, dopo aver supplicato e aver promesso una buona ricompensa (che non avevo… e devo ancora darle) mi ha raccontato tutto. Mi ha detto: “Fra tre lune incontrerai un vedovo quarantenne di nome Giacomo che ti aiuterà nella soluzione dei tuoi problemi. Si innamorerà di te e non ti lascerà più… Sarà la tua àncora di sicurezza… Al Porto di Pavia, dove svolgerai la tua attività, incontrerai, un Signore con un occhio solo che ti chiederà di seguirlo fino a Praga… Accetta. Quel che avverrà sarà la tua fortuna…” Giacomo mise subito il broncio. Era già convinto di avere la soluzione dei suoi problemi…ed il destino sembrava avere altri progetti. Matilde notò il cambiamento. “Giacomo, non cominciare a fare i capricci… Non ci si può opporre al destino. Se devo conoscere “un Signore con un occhio solo” non c’è nulla da fare… devo farlo. Quel Signore passerà di qui, dal Porto di Pavia, domani o, forse, chissà quando…” Giacomo ingoiò il rospo e ammutolì. Matilde, invece, sapeva che, alle cinque di quella stessa sera, davanti alla Chiesa di San Michele, si sarebbe incontrata con Franz e avrebbe ricevuto dal bel giovanotto quanto pattuito (cioè… molti soldi). Sarebbe andata di corsa dalla vecchia donna chiamata “la Strega” ed avrebbe saldato il suo debito…di profezia. Quel che accadde, invece, lo sapremo domani… (sesta puntata) “Le tre sorelle di Pavia nel 1830” Buona giornata a tutti Dino

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