domenica 15 luglio 2012

MATILDE (16) racconto a puntate di Dino Secondo Barili

16 LUGLIO 2012 – ALMANACCO DI STORIA
PAVESE
Trivolzio – 16 luglio 2012 – lunedì – 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto a puntate
“Le tre sorelle di Pavia del 1830” (16)
Il figlio Giacomo, vedovo quarantenne, aveva parlato al padre Michele, quando si trovavano al Porto di Pavia, della “strana” mano sinistra di Matilde. Aveva parlato della “stella” al centro del palmo della mano… Michele aveva fatto studi approfonditi sull’origine di tali “stelle” ed era giunto alla conclusione che “erano simboli di appartenenza”. Quindi, Matilde, poteva appartenere ad una “associazione segreta” oppure a qualche altra “cosa” non ben definita. Il sessantaquattrenne Funzionario veneziano aveva un carattere risoluto. Non si fermò ad osservare la mano e la stella… ma volle toccarla… e la sorpresa lo lasciò di stucco. Comparve Matilde … in carne ed ossa… e con parlantina sciolta. “Mi hai trovato, finalmente. Era tanto tempo che mi stavi cercando.” Michele non poteva nasconderlo: era vero. Per molti anni aveva inseguito un sogno: scoprire la “chiave” per passare da uno stato materiale ad uno stato “immateriale”… libero, quindi, dai legami della materia. La stessa sensazione di trovarsi svincolati dalla “legge di gravità” (con aggiunta l’invisibilità). Matilde, invece, aveva fatto un passo in più… e conosceva “leggi” sconosciute al Funzionario veneziano. “Vedi, caro Michele, io appartengo ad una “specie” di individui che sono un’infinitesima minoranza. Io vivo su (e in) piani di vita diversi… più vite contemporaneamente. Voglio farti un regalo: portarti con me sulla scala di marmo bianco che conduce al Castello di Praga… Il sessantaquattrenne Funzionario Michele non ebbe neppure il tempo di rispondere e si trovò catapultato sulla scala di marmo bianco, lunghissima… che raggiungeva il portone d’ingresso del Castello di Praga. Matilde fece da guida. “Vedi, Michele per anni hai immaginato quale mistero si celasse dietro a “manifestazioni eccezionali”. Ebbene, io, Matilde, sono, per te… un evento eccezionale. Sono la fidanzata di tuo figlio Giacomo e voglio farti conoscere la mia famiglia.” Nello stesso istante Michele si trovò accanto Greta, la strega della “strada della Madonnina” di Torre d’Isola, il suo “moroso” Franz” , il Capo degli Spioni. Anche loro erano diretti al Castello di Praga dove abitava il “Signore con un Occhio solo”. Matilde fece le presentazioni. “Caro Michele, sono contento che tu conosca la Strega Greta, mia madre e il suo fidanzato Franz… il quale è pure innamorato (platonicamente) di me. Tutti e quattro, ora, abbiamo un appuntamento con il “Signore dall’Occhio solo”. Devi sapere che il “Signore dall’Occhio solo”… è mio padre… anche se mia madre Greta ha sempre cercato di nascondermi la verità.” Matilde stava ancora parlando quando una nube nera avvolse tutto e tutti... Greta. Franz, Michele e Matilde cominciarono a chiamarsi urlando… (domani… il seguito). (sedicesima puntata) “Le tre sorelle di Pavia nel 1830” Buona giornata a tutti Dino

Nessun commento:

Posta un commento