giovedì 19 luglio 2012

MATILDE (19) racconto a puntate di Dino Secondo Barili

19 LUGLIO 2012 – ALMANACCO DI STORIA
PAVESE
Trivolzio – 19 luglio 2012 – giovedì – 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto a puntate
“Le tre sorelle di Pavia del 1830” (19)
Intanto, Giacomo era al Porto di Pavia. Si muoveva come un ossesso. Guardava da tutte le parti. Scrutava ogni imbarcazione proveniente da Venezia che attraccava al pontile. Non riusciva a capire dove fossero finiti Matilde e suo padre Michele. Decise, quindi, di fare quattro passi sul Ponte Coperto… senza perdere d’occhio il Porto. Sul Ponte Coperto, nel 1830, parecchie persone avevano l’abitudine di passeggiare per passare il tempo e soddisfare varie curiosità. Per esempio… osservare i pesci che passano sotto le arcate del Ponte. Nel 1830, il fiume Ticino era un corso d’acqua ricco di pesci di notevoli dimensioni provenienti dal Lago Maggiore. Molti pescatori si erano specializzati a prendere pesci “particolari”… i quali riservano spesso sorprese: Nello stomaco, infatti, custodivano … pietre preziose. Ad un tratto un pescatore si mise ad urlare: “L’ho preso, l’ho preso” Tutta la gente che si trovava sulle due rive del fiume e passeggiava sul Ponte Coperto fissò un solo punto: il pescatore con un pesce lungo quasi un metro… uno spettacolo! Anche Giacomo non perse lo spettacolo. Osservò il pescatore mentre portava a riva la ricca preda e si avvicinava al Commissario del Fiume… incaricato di controllare le attività di pesca. Il pescatore posò sulla bilancia dell’Autorità la bellissima preda… Ora, era prevista la verifica del incaricato e la redazione del verbale ufficiale. Anche Giacomo osservò la scena. Una scena da non perdere specialmente quando il pescatore affondò il coltello nella pancia del pesce ed apparve “il tesoro”: tre anelli e tre collane d’oro… d’oro massiccio. Nel 1830 a Pavia c’era una leggenda. Diceva. “Il pescatore che pescherà “Filippo” (il pesce contenente il tesoro)… quello stesso giorno … sposerà una principessa proveniente dall’Oriente di nome Giglia. La leggenda era nota a Pavia da tempo, ma la continua ripetizione aveva fatto perdere il suo valore. Ora, la verità. Una verità che avrebbe sbalordito tutta Pavia e le gente ne avrebbe parlato per molto tempo. Infatti, dopo che Pescatore (che si chiamava Andrea) aveva ricevuto l’attestato con il quale veniva ufficialmente dichiarato “uomo della leggenda”… da lontano apparve la “vela” coloratissima di una imbarcazione proveniente da Venezia… Era l’imbarcazione della Principessa Giglia che veniva a prendere il “suo” legittimo sposo Andrea...il pescatore della leggenda. Giacomo si spazientì. Non avrebbe mai immaginato di assistere ad un simile avvenimento… Solo lui, Giacomo, bel quarantenne, vedovo, rimaneva a bocca asciutta. Solo lui non riusciva ad impalmare la sua sedicenne Matilde. Nella sua mente cominciò a profilarsi un’idea. Un attacco di gelosia! “E, se Matilde fosse fuggita con un altro uomo?”… Tutto poteva accadere in un racconto particolare come questo… Invece, come per incanto, Matilde e Michele comparvero improvvisamente davanti a Giacomo. Ora, i cattivi pensieri erano destinati a scomparire. Il bel quarantenne non aveva più tempo per la storia della Principessa Giglia e il Pescare Andrea. Ora, pensava solo al momento della “prima notte di nozze”… con Matilde. Una notte di fuoco! Almeno, così, pensava Lui, Giacomo. Ma la vita, si sa, è un grande mistero…(domani… il seguito). (diciannovesima puntata) “Le tre sorelle di Pavia nel 1830” Buona giornata a tutti Dino

1 commento:

  1. nella nostra Pavia magica e misteriosa del 1830, giorno dopo giorno, gli avvenimenti di arricchiscono,…….ogni personaggio ha una propria “collocazione”,…..solo il perplesso Giacomo finora si trova sempre a far da “spettatore”…… …il seguito?......da vedere!….Ciao Dino…Vice

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