giovedì 26 luglio 2012

MATILDE (27) racconto a puntate di Dino Secondo Barili

27 LUGLIO 2012 – ALMANACCO DI STORIA
PAVESE
Trivolzio – 27 luglio 2012 – venerdì – 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto a puntate
“Le tre sorelle di Pavia del 1830” (27)
Quando una persona non dorme… si alza nervosa ed agitata. In quelle condizioni, Michele si presentò al consuocero “Signore dall’Occhio solo” il quale notò subito lo stato di agitazione… “Calma, calma, carissimo Michele. Non è mica così che si affrontano le nuove giornate. Per prima cosa, bisogna ritrovare la calma necessaria ad affrontare situazioni anomale come quelle prospettate dalla “Strega Amministratrice”. Ecco, quindi, il mio consiglio... Caro Michele… per prima cosa devi salire la scala marmo bianco che porta al Castello di Praga. E’ una “cura” sicura e senza “contro-indicazioni”. Ho chiesto alle due più belle ragazze di Praga di accompagnarti e tenerti compagnia. Le due ragazze sanno cantare e ballare, sono gentili ed educate. Durante la scalata potrai osservare il paesaggio e fermarti ad ammirarlo. In quel caso le due ragazze ti faranno da guida turistica illustrandoti arte, storia e cultura delle varie località. A volte il miglior antidoto allo stress… è proprio una bella passeggiata per vedere le bellezze del mondo.” Il Signore dall’Occhio solo non aveva ancora finito di parlare e Michele si trovò sulla scala di marmo bianco, lunghissima che portava al Castello di Praga, ma anziché trovarsi al fianco due bellissime ragazze... si trovò la “Strega Amministratrice”. A Michele cascarono le braccia. Anche qui! Già si era immaginato una bella passeggiata in buon compagnia, allegra, rilassante, leggera (cioè senza secondi fini)… invece, avrebbe dovuto sorbirsi (per l’ennesima volta) il discorso sulla utilità del matrimonio… anche in non più tenera età. Perché, la “strega Amministratrice” non attese un secondo… “Michele, è inutile che tu cerchi di sfuggirmi. Se ti propongo di sposarci ho le mie buone ragioni. Ragioni che convengono anche a te. Per esempio, una volta sposato puoi contare su una compagnia continua… notte e giorno.” – Michele non ci vide più. Andò su tutte le furie. “Quello che molte donne non capiscono è che un uomo cresce, cresce… non rimane il “solito “bambino” da cane ammaestrato. Un uomo che cresce deve “pensare e non pesare”. Non deve pesare sulle altre persone… donna compresa (compagna o moglie che sia). La donna al contrario “vuole” mettere il naso dappertutto, condizionare l’uomo in ogni sua azione e avere sempre l’ultima parola… specialmente quando ha il titolo di moglie.” La “Strega Amministratrice” si sentì offesa. Imprecò e sparì… non prima di lanciare il “suo” ennesimo anatema: “Mi hai offesa. Te ne pentirai!” Michele si sentì sollevato… finalmente si era tolto “il rospo in gola”. Il cielo divenne azzurro sopra la scala di marmo bianco che conduceva al Castello di Praga… e la voce due giovani ragazze presero corpo nelle parole di una bella ed allegra canzone. Le belle e allegre canzoni aiutano a superare i momenti di crisi. Rasserenano l’animo e lo dispongono a piacevoli momenti di felicità. Ma non tutte le cose continuano per il verso giusto, perché…  domani vedremo il seguito. (ventisettesima puntata) “Le tre sorelle di Pavia nel 1830” Buona giornata a tutti Dino

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