martedì 17 luglio 2012

MATILDE (18) racconto a puntate di Dino Secondo Barili

18 LUGLIO 2012 – ALMANACCO DI STORIA
PAVESE
Trivolzio – 18 luglio 2012 – mercoledì – 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto a puntate
“Le tre sorelle di Pavia del 1830” (18)
“Cosa è accaduto sulla scala di marmo del Castello di Praga?” – Matilde parlò. “La colpa è tua. Il “Signore dall’Occhio solo” non gradisce essere interrogato… e tu, nella tua mente, avevi già preparato una sfilza di domande. Chi sta in alto… non ama essere interrogato. Adesso per riprendere il dialogo bisogno ritornare al Porto di Pavia, sul fiume Ticino, poco lontano dal Ponte Coperto. E, lì dovremo aspettare che arrivi il “messaggero” da Venezia…” – “Il messaggero da Venezia? … e cosa c’entra Venezia? Praga è lontana centinaia di chilometri da Venezia.” – Matilde cercò di essere convincente. “I chilometri contano per le persone normali… ma in questa storia … di normale in questa storia non c’è nulla. Io, Greta e Franz non siamo esseri normali… siamo esseri eccezionali … Ed, ora, anche tu, Michele, lo stai diventando, perché, stai acquisendo i “poteri del Mago”. C’è un detto a Pavia che dice: “Dimmi con chi vai… e ti dirò chi sei”. Tu, Michele, sei entrato nel mondo della magia … e non potrai più uscirne…” Il Funzionario veneziano… si guardò la mano sinistra e la vide diventare invisibile… Non solo la mano sinistra, ma anche il braccio. Michele ebbe un attimo di paura…ormai, però, era “in ballo” e doveva ballare. Del resto aveva possibilità in più… Avrebbe potuto mettere la mano sinistra ovunque … senza essere visto dalle persone normali. Matilde, però, lo mise in guardia. - “Michele, ricordati che quando una persona ha maggiori conoscenze... ha anche maggiori responsabilità. Tu sei solo all’inizio. Pensa al giorno in cui avrai la possibilità di diventare totalmente invisibile alla vista della gente comune.” Matilde tacque… come se avesse avuto timore di svelare un segreto. Poi, si lasciò andare… “Michele, volevo avvisarti che quanto sarai totalmente invisibile vedrai cose che con gli occhi di un comune mortale è impossibile vedere. E quel che più conta è che … tra gli “invisibili” incontrerai una “folla di personalità” che hanno fatto la storia. Un numero talmente alto da rimanere di allibito. Se da comune mortale potrai fare dieci… da uomo invisibile potrai agire senza limiti.”
Intanto, Giacomo era al Porto di Pavia. Si muoveva come un ossesso. Guardava da tutte le parti. Scrutava ogni imbarcazione proveniente da Venezia che attraccava al pontile. Non riusciva a capire dove fossero finiti Matilde e suo padre Michele. Decise, quindi, di fare quattro passi sul Ponte Coperto… senza perdere d’occhio il Porto. Sul Ponte Coperto, nel 1830, parecchie persone avevano l’abitudine di passeggiare per passare il tempo e soddisfare varie curiosità. Per esempio… osservare i pesci che passano sotto le arcate del Ponte. Nel 1830, il fiume Ticino era un corso d’acqua ricco di pesci di notevoli dimensioni. Molti pescatori si erano specializzati a prendere pesci “particolari”… i quali riservano spesso sorprese: Nello stomaco, infatti, custodivano … pietre preziose. Ad un tratto un pescatore sui mise ad urlare: “L’ho preso, l’ho preso”…(domani… il seguito). (diciassettesima puntata) “Le tre sorelle di Pavia nel 1830” Buona giornata a tutti Dino

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