lunedì 16 luglio 2012

MATILDE (17) racconto a puntate di Dino Secondo Barili

17 LUGLIO 2012 – ALMANACCO DI STORIA
PAVESE
Trivolzio – 17 luglio 2012 – lunedì – 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto a puntate
“Le tre sorelle di Pavia del 1830” (17)
“Io, Matilde, sono, per te… un evento eccezionale. Sono la fidanzata di tuo figlio Giacomo e voglio farti conoscere la mia famiglia.” Nello stesso istante Michele si trovò accanto Greta, la strega della “Strada della Madonnina” di Torre d’Isola, il suo “moroso” Franz , Capo degli Spioni. Anche loro erano diretti al Castello di Praga dove abitava il “Signore con un Occhio solo”. Matilde fece le presentazioni. “Caro Michele, sono contento che tu conosca la Strega Greta, mia madre e il suo fidanzato Franz… il quale è pure innamorato (platonicamente) di me. Tutti e quattro, ora, abbiamo un appuntamento con il “Signore dall’Occhio solo”. Devi sapere che il “Signore dall’Occhio solo”… è mio padre…anche se mia madre Greta ha sempre cercato di nascondermi la verità.”
Matilde stava ancora parlando quando una nube nera avvolse tutto e tutti...
Greta, Franz, Michele e Matilde cominciarono a chiamarsi urlando e mentre le urla si perdevano nello spazio, Michele, il Funzionario veneziano, inviato a Pavia per indagare su Matilde si ritrovò nella sua stanza al quinto piano del “Palazzo dei Quinti”. Pavia, a volte da l’impressione di essere una città incantata, piena di misteriose immagini, di figure evanescenti che si muovono nell’ombra, fuori da ogni logica e da ogni temporalità. Michele, invece, guardava la realtà e cercava di non perderla di vista. Quanto accaduto non poteva essere un caso o un’allucinazione. Guardò nella finestrella ancora aperta nella parete della stanza … C’era la mano della giovane donna con il palmo aperto. Toccò con le dita e riapparve Matilde, e Greta, e Franz. Tutti e tre erano immobili…avevano il broncio… non avevano alcuna intenzione di parlare. “Allora, avete perso la parola?” – chiese Michele – “Non si può andare avanti così… senza una spiegazione. Cosa è accaduto sulla scala di marmo del Castello di Praga?” – Matilde parlò. “La colpa è tua. Il “Signore dall’Occhio solo” non gradisce essere interrogato… e tu, nella tua mente, avevi già preparato una sfilza di domande. Chi sta in alto… non ama essere interrogato. Adesso per riprendere il dialogo bisogno ritornare al Porto di Pavia, sul fiume Ticino, poco lontano dal Ponte Coperto. E, lì dovremo aspettare che arrivi il “messaggero” da Venezia…” – “Il messaggero da Venezia? … e cosa c’entra Venezia? Praga è lontana centinaia di chilometri da Venezia.” – Matilde cercò di essere convincente. “I chilometri contano per le persone normali… ma in questa storia … di normale non c’è nulla. Io, Greta e Franz non siamo normali… siamo esseri eccezionali … Ed, ora, anche tu, Michele, lo stai diventando, perché, stai acquisendo i “poteri del Mago”. C’è un detto a Pavia che dice: “Dimmi con chi vai… e ti dirò chi sei”. Tu, Michele, sei entrato nel mondo della magia … e non potrai più uscirne…” Il Funzionario veneziano… si guardò la mano sinistra e la vide diventare invisibile…     (domani… il seguito). (diciassettesima puntata) “Le tre sorelle di Pavia nel 1830” Buona giornata a tutti Dino

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