martedì 18 dicembre 2012

C'ERA UNJA VOLTA LA "STRENNA DI NATALE" racconto di Dino Secondo Barili

19 DICEMBRE 2012
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 19 dicembre 2012 – Mercoledì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Mercoledì
C’era una volta la “Strenna di Natale”….
La “Strenna” nata nell’antica Roma ha avuto sempre alti e bassi secondo le situazioni. Fino a qualche anno fa, c’erano degli appositi “Gruppi” che studiavano, a partire dal primo dell’anno, la “Strenna di Natale” più ricercata per la Festa più bella. Erano idee “ricercatissime”, gelosamente custodite, riservate ad un pubblico “ristretto e qualificato”. Di tali strenne (libri rari) si potrebbe fare un “indice”… per bellezza, eleganza, originalità. Sono state stampate in numero limitato di copie e sono conservate dai possessori… come “piccoli tesori editoriali”. A volte il “genio” passava attraverso una sola persona, uno “stampatore artigiano” con il gusto del bello e dell’originale… in assoluto. Finito quello “stampatore”… finiva il “ciclo di quel tipo di strenna”. Oggi, causa la crisi economica (e non solo), di “strenne” se ne vedono sempre meno in giro. La strenna era il “regalo più ambito, desiderato, atteso” del Natale… Ora non più. La grande massa di pubblicazioni di ogni genere … ha “sepolto” la strenna… Eppure, parecchie persone avanti negli anni, hanno conservato (e conservano gelosamente) nelle loro biblioteche di famiglia … una copia di tali “strenne”. Ne parlava il Dott. Giovanpietro, studioso di tradizioni, usi e costumi locali in un incontro tra studiosi del settore, qualche giorno fa. Diceva. “Ogni epoca ha le sue caratteristiche. La nostra è quella della precarietà… “dell’usa e getta” (come i fazzoletti di carta!). Sono pochi coloro che si impegnano con l’intento di produrre “un’opera che duri nel tempo”. Le Strenne di Natale … erano studiate e realizzate per “lasciare il segno, per durare”… Un segno di bellezza, eleganza, originalità. Il lavoro iniziava i primi giorni dell’anno e l’Autore impiegava mesi e mesi, per “immaginare un prodotto unico”… che avrebbe “lasciato a bocca aperta”… che “non” si sarebbe fatto dimenticare… Anzi, lo scopo era proprio quello di “rimanere nella memoria”… un prodotto di cui non ci si sarebbe separati. Il genio e l’originalità andavano a braccetto per “durare”… avere fiducia nel futuro. Oggi, con la “sbornia della precarietà” in atto, tutto finisce nel “cestino dei rifiuti”. Conta solo il denaro! Tutto è denaro! … e vale solo in quanto denaro! Un “frivolo” modo di “avere”, di “possedere” come se fosse la soluzione di tutti i problemi… Invece, tale atteggiamento …crea solo nuovi e più marcati problemi. L’uomo rimane solo! Senza un futuro … il suo (personale) futuro. La Strenna di Natale, infatti, era soprattutto: “fiducia in sé stessi e nel domani”… Fiducia che oggi non c’è!” - Questo è il 109° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il “progetto-sfida” è di scrivere 365 racconti in 365 giorni (uno al giorno). Riuscirà, il sottoscritto, a raggiungere tale traguardo? Vedremo... “Se son rose fioriranno” – Buona giornata a tutti Dino

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