domenica 23 dicembre 2012

WANDA E LE STORIE DI STRADA NUOVA (Pavia) racconto di Dino Secondo Barili

24 DICEMBRE 2012
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 24 dicembre 2012 – Lunedì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Lunedì
Wanda e Storie di Strada Nuova (Pavia)
Wanda, 24 anni, studentessa, alta, bionda non era un personaggio appariscente, ma quando si incontrava in Strada Nuova a Pavia… non si poteva “non” notare. Di ragazze alte e bionde che girano nei pressi dell’Università di Pavia ve ne sono parecchie, ma era il personaggio che contava… e quello che si portava “dentro”. Che cos’è una persona? Uno scrittore, tanti anni fa, scrisse: “Ogni individuo è un autobus … sul quale viaggiano i propri antenati”. Detta così sembra una delle tanti frasi fatte… invece, no. Almeno per quanto riguardava Wanda, 24 anni, alta, bionda, ricercatrice di storia locale… e con una “sua” storia da raccontare. Infatti, il 21 dicembre, cioè l’altro giorno aveva deciso di fare un “viaggio”… Un viaggio di Natale. Un viaggio diverso dal solito. L’idea era di quelle da far venire i brividi, accapponare la pelle. Sapere e vivere (se possibile) quello che il suo antico avo, Giacomo, giovanotto di 25 anni, aveva fatto il giorno del 24 dicembre del 1512, Vigilia di Natale. Wanda abitava nello stesso Palazzo che, in Strada Nuova a Pavia, aveva abitato il suo antico avo. Giacomo aveva lasciato un “diario” di quel 24 dicembre 1512. Wanda l’aveva trovato. L’aveva letto… e si era immedesimata come protagonista. Il suo “viaggio” era quello di poter “vivere il 24 dicembre 1512”… dal vivo. Il “diario di Giacomo” diceva: “Oggi, 24 dicembre 1512, è la Vigilia di Natale. Pavia brulica di gente. Il mercato del pollame e dei pesci, posto sul retro del Duomo, è un vociare continuo di venditori. Di clienti, però, ve ne sono pochi. E’ un periodo di crisi. Girono pochi soldi e la gente si accontenta di quello che ha. Oggi, per me, Giacomo, è un giorno speciale. Da Venezia sta per arrivare la mia promessa sposa. Il matrimonio è stato combinato dai miei genitori i quali hanno parenti a Venezia. Una decina di giorni fa, mio padre, mi ha chiamato nella sua stanza privata e mi ha fatto omaggio di un ritratto di donna… di giovane donna. Mi ha detto: “Questo è il ritratto della tua promessa sposa. I parenti di Venezia mi assicurano che il ritratto è perfettamente corrispondente alla realtà. Mi auguro tu sia felice e possa assicurare a questa nostra Famiglia … almeno altri cinquecento anni di vita.” Dopo essermi messo in ordine ho girovagato per la città… per Pavia. Il freddo pungente impedisce a molte persone di muoversi dai loro ambienti riscaldati. Mi sono recato al Porto di Pavia ad attendere la mia promessa sposa. Il suo nome è…” In quel punto il “diario di Giacomo” aveva subito… uno strappo. Il nome della promessa sposa non c’era… Era proprio quella parte che incuriosiva e affascinava Wanda, la quale si trovava “sola” nel salone della feste del “suo” Palazzo. Leggeva e rileggeva quella frase. Ad un tratto Wanda sentì dei rumori provenire da una parete del “salone delle feste”. Sentì come un brivido nella schiena… poi una voce: “Wanda, Wanda… ora posso mostrarti Pavia, la mia città… oggi, è il 24 dicembre 1512… Vigilia di Natale. Speriamo che il futuro ci riservi tante gradite sorprese come quella di oggi, “Giorno del nostro matrimonio” - Questo è il 114° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il “progetto-sfida” è di scrivere 365 racconti in 365 giorni (uno al giorno). Riuscirà, il sottoscritto, a raggiungere tale traguardo? Vedremo... “Se son rose fioriranno” –. Buona giornata a tutti Dino

Nessun commento:

Posta un commento