lunedì 3 dicembre 2012

GLOBALIZZAZIONE E TRADIZIONI...FAMIGLIARI racconto di Dino Secondo Barili

4 DICEMBRE 2012
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 4 dicembre 2012 – Martedì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Martedì
Globalizzazione e tradizioni… famigliari
Ieri al Bar, i soli quattro amici pensionati (Giovanni, Alfredo, Achille e Anselmo) discutevano sui vari cambiamenti che i paesi della provincia di Pavia stanno subendo… causa la crisi economica …e la globalizzazione. Giovanni, il più polemico, diceva: “Avete notato che i paesi della provincia di Pavia stanno diventando tutti uguali?” – Anselmo che stava mettendo la tazzina del caffè alle labbra, si prese una pausa e rimise la tazzina sul tavolo… Forse stava pensando la stessa cosa. L’argomento gli andava a pennello. “Non solo, i paesi della provincia stanno diventando tutti uguali… ma anche i mercati, le bancarelle, i prodotti. Tutti uguali da un paese all’altro. Non so se abbiamo fatto un bell’affare con la globalizzazione…” – Alfredo, 80 anni, ben portati, scatto da “leone ferito”, non aspettava altro. “Io non sarei così drastico sulla globalizzazione… riguardante i prodotti. Quello che mi sta sullo stomaco è che le “tradizioni” dei singoli paesi stanno scomparendo, sfumando, perdendo il valore di identità locale… com’era ai tempi in cui ero ragazzino. Allora, si aspettava una ricorrenza per andare al tal paese… o al tal altro. Ora non più. Le Sagre, le Fiere e tutto il complesso di ricorrenze tradizionali stanno diventando delle piccole “occasioni mercantili”… tanto per allestire qualche bancarella in più. Gli stessi banchetti compaiono ora in un paese, ora in un altro… stessi oggetti, stesso prezzo. Un tempo, ogni paese metteva in mostra i propri prodotti dell’artigianato locale, i quadri dei pittori dilettanti locali, i prodotti agricoli che erano il fiore all’occhiello della località. Ora, non più. Non so se questo è “progresso”… Forse è il momento di ripensare un nuovo modo di stare insieme…” La discussione sembrava esaurita, ma Achille, neo-pensionato … dell’ultima tornata, dopo aver preso il caffè, mentre gli amici parlavano… ha voluto dire la sua. “Sono d’accordo su molte cose che aveva detto, ma non sarei così pessimista. Anzi, da buon osservatore, questa crisi economica, ha fatto ritornare con i piedi sulla terra molte persone. Se qualcuno si era illuso, ora le illusioni sono finite. Attraverso le informazioni di amici e parenti… posso dirvi che “stanno rinascendo le tradizioni famigliari”…quegli usi e costumi che negli anni scorsi erano stati soppiantati dai vari “risotti in piazza”, “trippa a volontà” e roba del genere. Le “antiche tradizioni agricole locali” stanno riprendendo quota nelle famiglie. Il prossimo 17 gennaio 2013, festa di Sant’Antonio Abate, un gruppo di tre famiglie abitanti in una Cascina poco lontano da Pavia, organizzeranno “una festa famigliare” con zucca di Sant’Antonio” e pane di Sant’ Antonio per i loro amici animali (cani, gatti, ecc.) Un pittore dilettante componente di una delle famiglie, allestirà una mostra di acquarelli (non in vendita) per la felicità dei presenti.(niente TV o mass media) Così riprenderà una tradizione che si stava perdendo… - fine- Questo è il 94° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il “progetto-sfida” è di scrivere 365 racconti in 365 giorni (uno al giorno). Riuscirà, il sottoscritto, a raggiungere tale traguardo? Vedremo... “Se son rose fioriranno”. – Buona giornata a tutti. Dino

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