domenica 2 dicembre 2012

IL PRESEPIO racconto di Dino Secondo Barili

3 DICEMBRE 2012
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 3 dicembre 2012 – Lunedì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Lunedì
Il presepio
Che cos’è una casa? Il sogno più grande di un uomo e una donna. La casa è il luogo dove ci si ripara dalle intemperie, dal caldo e dal freddo, dal vento e dalla pioggia. Dove ci si rifugia quando si è tristi e… quando si è contenti. Un uomo o una donna senza casa… sono persone senza “un punto di riferimento sicuro”, un’identificazione certa. Non importa se la casa è piccola o grande, lussuosa o modesta, in ordine oppure “nel massimo disordine”… la casa è la casa … la casa è “tutto”. In questi giorni, in molte case si costruisce “il presepe”… un “luogo ideale” nel quale compaiono una stalla, una mangiatoia, un bue, un asinello e tante pecore … E’ la rappresentazione di un “mondo lontano”, un mondo che ha accompagnato l’uomo per millenni e millenni, quando non c’era tutto “questo ben di Dio” dei nostri giorni. Quando il pane era scarso e bisognava conservarlo e gestirlo bene per farlo durare. Quando il caldo era quello naturale degli animali che avevano la loro “casa” nella stalla. Quando la notte era la notte… ed era lunga, le mattinate gelide… più fredde del freddo. Poi, venne il benessere, il consumismo senza freni…il paese di “bengodi”. Oggi, si parla di “crisi” molte volte al giorno. Eppure, in molte famiglie, si continua, come ogni anno in questa stagione, a costruire il Presepe… un luogo ideale … nel quale “rifugiarsi” … idealmente. Conosco una famiglia, padre, madre e due figli ormai grandi. Dice il capo-famiglia:“Il primo Presepe l’abbiamo costruito l’anno che si siamo sposati, 42 anni fa. Quell’anno abbiamo comperato la casa (questa) ed abbiamo costruito il “primo” nostro presepe: una stalla …Giuseppe, Maria e il bambino. L’anno successivo… il bue e l’asinello. Poi, ogni anno vi abbiamo aggiunto qualche statuetta. Il Presepe, oggi, continuiamo a costruirlo nello stesso angolo della casa … dove è stato costruito la prima volta, e conta… millecinquecento statuette… Ormai, Natale senza presepe… non sarebbe neppure Natale.” La “magia” è tutta in quei quarantadue anni passati insieme a “costruire la vita” , tra alti e bassi, tra gioie e dolori, speranze e delusioni… rappresentate da ognuna di quelle statuette… sulle quali c’è scritto una data: 2010, 2000. 1990.1980 ecc. ecc. L’altro ieri, sabato, una bellissima bambina di cinque anni ha passato l’intero pomeriggio a costruire il presepe … con il suo papà. Un presepe che copre metà salotto::: con stalla, Giuseppe, Maria e il bambino. C’è pure il bue, l’asinello, pecore, galline, oche, tre cagnolini e un gattino… Il presepe, però, non è solo… il presepe per ricordare un “luogo ideale”… ma è stato costruito… dalla bionda bellissima bambina col suo papà… per dare il benvenuto al fratellino che sta per nascere. Un omaggio alla vita che verrà. - fine- Questo è il 93° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il “progetto-sfida” è di scrivere 365 racconti in 365 giorni (uno al giorno). Riuscirà, il sottoscritto, a raggiungere tale traguardo? Vedremo... “Se son rose fioriranno”. – Buona giornata a tutti. Dino

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