mercoledì 12 dicembre 2012

OGGI, SANTA LUCIA di Vice Miazza

OGGI,
SANTA LUCIA 
di
Vice Miazza
13 dicembre, “SANTA LUCIA” …........ Lucia, appartenente ad una ricca famiglia di Siracusa, nacque intorno all’anno 283 d.C., il padre mori quando lei era ancora piccola, così fu allevata dalla mamma, dalla quale apprese le verità sul cristianesimo. Ancora ragazzina era stata promessa in sposa ad un patrizio pagano. La madre di Lucia, Eutichia, da anni ammalata, aveva speso ingenti somme per curarsi, ma nulla le era giovato. Fu così che Lucia ed Eutichia, unendosi ad un pellegrinaggio di siracusani al sepolcro di Sant'Agata, pregarono affinché intercedesse per la guarigione della donna. è proprio qui la martire le apparve esortandola nel dedicare la sua vita a Dio, ai poveri e i bisognosi. Nella visione Sant' Agata le preannunciava anche il suo patronato sulla città di Siracusa. Ritornata a Siracusa e constatata la guarigione di Eutichia, Lucia comunicò alla madre la sua ferma decisione di consacrarsi a Cristo. Il pretendente, insospettito e preoccupato nel vedere la desiderata sposa vendere tutto il suo patrimonio per distribuirlo ai poveri, verificato il rifiuto di Lucia, la denunciò come cristiana. Erano in vigore i decreti di persecuzione dei cristiani emanati dall'Imperatore Diocleziano. Il processo che Lucia sostenne dinanzi al Prefetto Pascasio attesta la fede ed anche la fierezza di Lucia nel proclamarsi cristiana. Minacciata di essere esposta tra le prostitute, Lucia rispose. "Il corpo si contamina solo se l'anima acconsente". Il prefetto allora ordina che la donna sia costretta con la forza, ma lei diventa così pesante, che decine di uomini non riescono a spostarla. Il dialogo serrato tra lei ed il magistrato vede addirittura quasi ribaltarsi le posizioni, tanto da vedere Lucia quasi metterlo in difficoltà, che, per piegarla a rinnegare la religione cristiana, la sottopone a torture atroci. Lucia esce illesa da ogni tortura fino a quando, inginocchiatasi, viene decapitata così il 13 dicembre del 304, Lucia muore da martire. Gli atti del suo martirio raccontano di torture atroci inflittele da Pascasio, che non voleva piegarsi ai segni straordinari che attraverso di lei Dio stava mostrando. Proprio nelle catacombe di Siracusa, le più estese al mondo dopo quelle di Roma, è stata ritrovata un'epigrafe marmorea del IV secolo che è la testimonianza più antica del culto di Lucia. Una devozione diffusasi molto rapidamente: già nel 384 sant'Orso le dedicava una chiesa a Ravenna, papa Onorio I poco dopo un'altra a Roma. Oggi in tutto il mondo si trovano reliquie di Lucia e opere d'arte a lei ispirate..... Il nome Lucia, dal latino, significa, “lminosa, splendente”.... Altri Santi del giorno: S. Aristone, Martire (sec. IV)
S. Antioco di Sulcis (Sardegna), Martire (sec. IV

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  1. 14 dicembre “SAN GIOVANNI DELLA CROCE” Sacerdote e dottore della Chiesa,....... Giovanni della Croce, al secolo Juan de Yepes Álvarez, nacque a Fontiveros, vicino ad Ávila, (Spagna) il 24 giugno 1942. Nel 1563 entrò nell'Ordine Carmelitano chiedendo di vivere senza attenuazioni la rigida e antica regola carmelitana non più attuata. Tra il 1564 e il 1568 completò gli studi teologici e filosofici all'Università di Salamanca e nel 1567 fu ordinato sacerdote. Nello stesso anno incontrò Teresa d'Ávila che anch'essa carmelitana, stava attuando con l'autorizzazione del Priore Generale dell'Ordine una riforma del Carmelo. Conquistato dalle sue idee riformatrici ne appoggiò in pieno il progetto, a sua volta Santa Teresa d'Avila lo prese in grande considerazione. Il 9 agosto 1568, partì per Valladolid dove fondò il primo convento di Carmelitane Scalze, all'inizio di ottobre andò a Duruelo (Segovia), dove adattò un cascinale a primo convento di Carmelitani Scalzi; il 28 novembre, vi inaugurò la vita riformata; in tale occasione assunse il nome di Giovanni della Croce. All'interno dell'ordine riformato tra il 1572 e il 1577 svolse attività di guida spirituale nel monastero dell'Incarnazione di Ávila. Tra le varie sofferenze, fisiche e spirituali, che ebbe a sperimentare a seguito della sua adesione alla riforma, spicca l'arresto e la carcerazione, il 2 dicembre 1577, nella prigione del convento dei Carmelitani Calzati di Toledo, per un incidente nel monastero di Ávila di cui venne ritenuto erroneamente responsabile. Rimase rinchiuso per più di otto mesi, sottoposto a maltrattamenti e torture fisiche, psicologiche e spirituali, trovando peraltro l'ispirazione per comporre alcuni dei suoi poemi mistici più noti e riuscì alla fine a fuggire, il 17 agosto 1578, in modo assai avventuroso. Riprese gradualmente dopo il carcere diversi incarichi importanti nell'ordine carmelitano riformato che aveva acquisito progressivamente autonomia. Nel 1584 terminò a Granada la prima redazione del Cantico Spirituale, mentre in questi anni scrisse e perfezionò i suoi principali trattati spirituali. Nell'ultimo periodo della sua vita venne abbandonato dalla maggior parte dei suoi seguaci. Nel 1591 fu dimesso dagli incarichi direttivi nell'ordine e ammalato, il 28 settembre si recò ad Úbeda, dove trascorse gli ultimi mesi di vita. Qui morì il 14 dicembre 1591 all'età di 49 anni. I suoi scritti vennero pubblicati per la prima volta nel 1618, fu proclamato santo da papa Benedetto XIII nel 1726 e dichiarato dottore della Chiesa nel 1926 da papa Pio XI. Il nome Giovanni, dall'ebraico, significa: “il Signore è benefico, dono del Signore”. Altri Santi del giorno: San Pompeo di Pavia, vescovo del IV secolo, Successore di San Siro – Beata Maria Francesca Schervier (1819-1876)

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