sabato 29 dicembre 2012

DA MARSIGLIA A PARIGI ... CON YVES MONTAND racconto di Dino Secondo Barili

30 DICEMBRE 2012
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 30 dicembre 2012 – Domenica – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto della Domenica
Da Marsiglia a Parigi…con Yves Montand
Quando un gruppetto di persone si ritrovano “sul piano culturale”… hanno una grandissima quantità di argomenti sui quali parlare e riflettere. Così è stato per Andrea, Wanda e le due “turiste” di Marsiglia (Francia), Patrizia ed Elisa. Pavia, poi, è il luogo ideale … per chiacchierare di tutto e di ogni cosa. Patrizia era un’amante del Cinema e, quindi, sapeva tutto in materia. Si rivolse ad Andrea con fare interrogativo. “Per esempio, sapevi Andrea, che un grande attore francese è di Marsiglia?” – “E, di chi si tratta?” rispose velocemente lo studente di Scienza della Comunicazione. – “Yves Montand, il grande Yves Montand… che, però, è nato in Italia, a Monsummano Terme nel 1921. Si chiamava Ivo Livi. A tre anni la famiglia di Ivo emigrò a Marsiglia. Nel cortile della casa in cui abitava, la mamma lo teneva d’occhio e lo chiamava spesso. “Ivo, monta!” (cioè “Ivo, sali in casa”) … Così quando, il cantante, scelse Parigi come base di lancio per il suo futuro d’artista, volle darsi un nome d’arte “francese”. Scelse proprio “il richiamo di sua madre” (francesizzandolo) “Yves Montand”. Il resto è storia, storia di un emigrante che ha avuto successo.” Patrizia, sembrava aver esaurito l’argomento, ma la sorella Elisa, lei pure appassionata di cinema ed amante dei film di Montand volle aggiungere una chicca. “Montant ha avuto la fortuna di incontrare nella sua vita tante persone “giuste al momento giusto”. Per esempio, ha interpretato il film “Parigi è sempre Parigi” che è una “parabola di tutti gli eventi”. La trama è semplice, ma molto significativa. Una comitiva di Italiani si reca a Parigi per assistere ad un incontro di calcio Italia–Francia. Della comitiva fanno parte, la famiglia De Angelis, padre, madre, figlia con fidanzato e altri giovanotti. Nella breve sosta a Parigi, la comitiva cerca e spera di ottenere il massimo. In ventiquattrore … “tutti vogliono vedere e godere tutto”. Madre e figlia vanno per negozi di moda e parrucchieri per signora. Il padre ne approfitta per visitare monumenti e, con un vecchio amico, spera di “provare qualcosa di speciale della Parigi galante”… quella della facili avventure. Alla fine del soggiorno nulla di quanto sperato si verifica. Tutti i componenti la comitiva rimangono delusi e insoddisfatti… Come spesso avviene in occasione degli “eventi”… come le “date fisse” del calendario. – “Cosa vorresti dire?” – chiese Wanda. “Dico” –precisò Elisa – “che quasi tutti gli eventi finiscono in quel modo. Con della grandissime delusioni… Tra questi eventi puoi metterci anche le “feste di fine d’anno”. Ciò che fa grande un avvenimento non è “l’evento” in sé … ma la compagnia delle persone con le quali ti senti in sintonia, condividi pranzo e cena, passioni, sogni, desideri e molto di più. - Questo è il 120° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il “progetto-sfida” è di scrivere 365 racconti in 365 giorni (un racconto al giorno). Riuscirà, il sottoscritto, a raggiungere tale traguardo? Vedremo... “Se son rose fioriranno” –. Buona giornata a tutti Dino

Nessun commento:

Posta un commento