venerdì 7 dicembre 2012

"REGALI DI NATALE" ADDIO? ... FORSE - racconto di Dino Secondo Barili

8 DICEMBRE 2012
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 8 dicembre 2012 – Sabato – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Sabato
“Regali di Natale” addio? … forse
In questi ultimi anni l’idea del Natale si è identificata sempre più… con il “regalo”… Vi hanno contribuito i mezzi di comunicazioni di massa e le grandi catene di distribuzione… con offerte, su offerte. In questi ultimi trent’anni, tra alti e bassi, tale “idea”, si è consolidata… ma quest’anno, causa la “crisi economica” sta subendo un deciso “cambiamento di rotta”. Ne parlavano, l’altro giorno, la Signora Lucia e la Signora Desolina al Mercato di Piazza Petrarca in Pavia. “Quest’anno sarà dura fare regali…” – Diceva la Signora Desolina – “Io ho già deciso. Niente cose superflue. Ai miei due figli, ormai grandi, ho chiesto: “Cosa avete bisogno?” Loro mi hanno risposto. “Una camicia…” l’uno, e “Una giacca a vento” l’altro. Ecco i miei regali. “Cose” che gli altri anni non entravano neanche nell’anticamera della mente. Però, è giusto così. Il mio pensiero va a tutte quelle famiglie che hanno persone in Cassa Integrazione… E quando terminerà la Cassa Integrazione? Meglio non pensarci… perché vengono i brividi. Altro che regali di Natale! Qualcuno avrà anche il “mutuo della casa” da pagare… Non so chi… ma “qualcuno” dovrà pur mettersi una mano sulla coscienza.” – La Signora Lucia non ha perduto un momento per “esplodere”. La sue parole. “Io, non voglio fare polemiche, ma questa situazione era da prevedere… visto che ci sono fior di “Uffici Studi”. Una “società” … è come una famiglia: non si può “spendere e spandere” senza rendere conto di ciò che si fa in un contesto generale. In questi giorni le famiglie tengono sotto controllo ciò che spendono. Sanno che non devono “spendere ciò che non hanno”… e non lo fanno! Anzi, risparmiano fino “all’osso”. Quello che non si comprende è come mai … debbano essere “solo” le famiglie e i singoli individui a risparmiare! E lo Stato? Serve solo per mettere tasse?” – La Signora Rachele, amica della Signora Lucia aveva ascoltato tutto ed ha voluto dire la sua. “In questi anni si è sbagliato “l’impostazione”. Non poteva che finire così. Quando si parla solo di “spendere, spendere, spendere… (specialmente gli Enti Pubblici)” … Quale poteva essere l’esisto? In questi anni la parola “risparmio” … è stata abolita…cancellata dal dizionario. Invece, partendo dai singoli individui, bisogna ritornare a far affidamento sulle proprie forze, sull’intraprendenza, sul coraggio di vivere. Si è sempre saputo che “il temporale” è sempre in agguato … Allora bisogna essere previdenti… Avere le scorte per i momenti di “magra”. Solo così le persone possono vivere tranquille. I bilanci si fanno sul reale… non sui “numeri” che si mettono nelle caselle … per dimostrare, spesso, quello che “non c’è”. - fine- Questo è il 98° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il “progetto-sfida” è di scrivere 365 racconti in 365 giorni (uno al giorno). Riuscirà, il sottoscritto, a raggiungere tale traguardo? Vedremo... “Se son rose fioriranno” – Buona giornata a tutti Dino

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