lunedì 10 dicembre 2012

DUE TURISTE MILANESI...A PAVIA racconto di Dino Secondo Barili

11 DICEMBRE 2012
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 11 dicembre 2012 – Martedì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Martedì
Due turiste milanesi …a Pavia
In questi giorni di “feste” è bello girare per la città. Osservare, cogliere le sfumature, guardare i visi delle persone … allegri o preoccupati. Tutto serve ad avere le “dimensioni”… di una città. Pavia (71.000 abitanti), non è una metropoli… Anzi, rispetto a Milano (che metropoli lo è davvero… Milano ab.1.350.000… ma sono molti di più ) non c’è paragone. Essendo, Pavia, collegata con “il metrò” leggero (cioè di superficie) … sembra ormai un sobborgo della metropoli. In mezz’ora … da Pavia… ci si trova in Piazza del Duomo (a Milano). Ecco perché molti pavesi hanno preso l’abitudine, ogni tanto, di “fare quattro passi” a Milano. In compenso, parecchi milanesi, stanno scoprendo Pavia… Come l’altro giorno… due turiste milanesi. Non occorre molta attenzione per distinguere “le turiste milanesi” dalle altre. Il loro andare per la città è diverso. Camminano con passo leggero… come se si trovassero a Milano… cioè a casa loro. Per pura combinazione ho colto i discorsi delle due turiste milanesi mentre mangiavano un “pasto leggero” al Bar… dopo aver girovagato per la città. – “Allora, cosa ne dici di Pavia? Ti è piaciuto il giro per la città?” – Le due amiche, turiste milanesi, sui quarantacinque anni… parlavano senza guardarsi in faccia. Gli occhi erano fissi sul piatto di insalata (ah, la linea!) – “Se devo dirti la verità, ero prevenuta nei confronti di Pavia… ma ora che abbiamo passeggiato un paio d’ore per la città … me ne sto quasi innamorando. E’ veramente una bella cittadina pulita, ordinata … e misura d’uomo. Inoltre, come mi hai fatto notare tu, si ha la sensazione di trovarsi in un altro mondo rispetto a Milano … che pure dista solo 25 chilometri. La parte antica è ben conservata… e sembra di ritrovarsi a contatto con personaggi del tempo che fu… come il Duca Filippo Maria Visconti…” – “E’ vero. Non è la prima volta che vengo a Pavia e ogni volta ho la sensazione che a Pavia ci sia qualcosa di “magico”. Di una città … ci si innamora a prima vista… oppure mai, una località come tante. Pavia, no. Pavia entra adagio, adagio nella testa delle persone, come un “tarlo”. Basta trovarsi sotto le Torri di Piazza Leonardo da Vinci. Sembra che qualche “antico fantasma” ti osservi da lassù, da una di quelle feritoie… dall’alto delle Torri. Ed era proprio così, nel passato, novecento o mille anni fa. I ricchi pavesi che hanno fatto costruire le Torri… le volevano sempre più alte per … poter osservare meglio i propri “vicini, dirimpettai, concorrenti, avversari...”. Puoi quasi immaginare il loro naso, la loro bocca, i loro occhi, la loro avidità… Sono ancora là su quelle Torri… a guardare… un mondo che li ha dimenticati…” – Ad un tratto, l’amica l’interruppe. “Sei finita nel “cerchio magico” di Pavia? Dal modo come parli, sembra di si. Ricordati, che quando si entra nel “cerchio magico” di Pavia … non si esce più.” ” - Questo è il 101° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il “progetto-sfida” è di scrivere 365 racconti in 365 giorni (uno al giorno). Riuscirà, il sottoscritto, a raggiungere tale traguardo? Vedremo... “Se son rose fioriranno” – Buona giornata a tutti Dino

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