martedì 25 dicembre 2012

IL CAVALLO ... DI ANDREA racconto di Dino Secondo Barili

25 DICEMBRE 2012
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 25 dicembre 2012 – Martedì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Martedì
Natale 2012
Il cavallo… di Andrea
Andrea, 25 anni, alto, moro, studente universitario di Scienza della Comunicazione aveva sempre avuto una vita facile, fino a quando non aveva incontrato Wanda, la studentessa di Strada Nuova in Pavia. Da quel momento erano cominciati i dubbi e le perplessità. Ora, Natale 2012, la proposta originale della ragazza era stata: il 21 dicembre, ognuno dei due sarebbe partito per un “viaggio”, un viaggio speciale … verso una meta non definita. Si sarebbero ritrovati il sette gennaio del 2013 per raccontare le loro avventure e le loro scoperte. Andrea era rimasto di stucco. Abituato ad avere sempre qualcuno che gli diceva cosa doveva fare… ebbe la sensazione di essere caduto in un “pozzo”… il “pozzo” dei desideri …molte meta, nessuna certezza. Andrea fece la cosa più semplice di questo mondo. Si rivolse a suo padre per un consiglio. Il padre di Andrea era un tipo energico, deciso, con le idee chiare… anzi, troppo chiare. Fin da bambino, il nonno materno, Giovanni, l’aveva abituato a ragionare con la propria testa, a pensare come un agricoltore… e, si sa, nella vita, c’è sempre qualcuno che prende il sopravvento. Nonno Giovanni, inoltre era un “pladon” (un coltivatore diretto… si direbbe oggi). Uno di quelli che viveva nella natura, della natura e con la natura. Sapeva che il pane bisognava guadagnarselo lavorando la terra, facendo tesoro di tutte le conoscenze possibili: terra, tempo, acqua…vento. Il padre di Andrea non aveva perduto quel “patrimonio” e quel “mondo”… quel contatto con la natura che, invece, il figlio Andrea… studente universitario stava “dimenticando”. Quando si sentì rivolgere dal figlio la domanda: “Che cos’è un viaggio?” Capì che il futuro “dottore in Scienza della Comunicazione” aveva bisogno di una lezione. Non una lezione normale…una lezione straordinaria. Del resto Andrea lo studente universitario, non sapeva da quale parte cominciare per iniziare un “viaggio”. Il padre, allora, gli raccontò la seguente storia. “Quando devi partire … e non hai una meta… Non muoverti. Guardati intorno e rifletti. Un “viaggio” non è andare da un posto all’altro, dal posto tale al posto tal altro. Viaggio è il minuto che passa… dal momento in cui pensavi una cosa … al momento in cui ne pensi un’altra. Dal momento in cui la tua attenzione è attratta da un’immagine …al momento in cui è attratta dall’immagine successiva. Oggi, si continua viaggiare senza sapere perché. Senza una meta precisa. Viaggio, non è il numero dei passi fatti, uno dopo l’altro, dei chilometri percorsi. Un viaggio è ciò che rimane… per sempre dentro di te.” Andrea, lo studente universitario di 25 anni, in quel momento, sentì il desiderio di fare un viaggio… Un viaggio come lo aveva sempre sognato da quand’era bambino… A sei anni aveva un cavallo di legno di nome “Andrea”. Si ricordò dei meravigliosi viaggi che aveva fatto con quel cavallo di legno…dentro alla sua stanza… nel piccolo giardino che circondava la sua casa… Allora, immaginava valli e montagne, estese campagne e fiumi impetuosi, Castelli… e bionde Castellane che chiedevano aiuto. Andrea si fermò. Aprì il suo computer e cercò di descrivere e ricreare le atmosfere di quel tempo e quell’età… tra sogno e realtà. - Questo è il 115° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il “progetto-sfida” è di scrivere 365 racconti in 365 giorni (uno al giorno). Riuscirà, il sottoscritto, a raggiungere tale traguardo? Vedremo... “Se son rose fioriranno” –. Buona giornata a tutti Dino

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