venerdì 28 dicembre 2012

OGGI, SAN GASPARE di Vice Miazza

OGGI,
SAN GASPARE
di
Vice Miazza
28 dicembre “SAN GASPARE DEL BUFALO” …......... Gaspare del Bufalo nacque a Roma il 6 gennaio 1786 da Antonio, cuoco dei Principi Altieri. Ordinato sacerdote il 31 luglio 1808 si specializzò nell'evangelizzazione fra le classi popolari fondando il primo oratorio in S. Maria in Pincis. Fra il 1809 ed il 1810, dopo che Napoleone Bonaparte aveva occupato Roma, Gaspare, fedele al Papa Pio VII e alla Chiesa romana, rifiutò di prestare giuramento di fedeltà all'Imperatore. Seguì, quindi, la sorte del pontefice e fu costretto all'esilio dapprima a Piacenza e poi, imprigionato a Bologna, Imola e Lugo. Tornato a Roma nei primi mesi del 1814, dopo la caduta di Napoleone, mise le sue forze e la sua vita al servizio del papa. Il 15 agosto 1815 fondò la “Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue”, nel 1834, affiancò alla sua Congregazione, con l'aiuto di Santa Maria de Mattias un ramo femminile le Suore Adoratrici del Sangue di Cristo. L'apostolato di Gaspare, è stato segnato da fatiche e sofferenze non comuni, sostenne con straordinario coraggio la lotta accanita che gli mossero le società segrete, in particolare la massoneria. Ma nonostante le loro minacce e gli attentati alla sua stessa vita, non cessò mai di predicare apertamente contro tali sette, Per questo era chiamato col titolo glorioso di “martello dei settari”. E' ricordato anche come il predicatore dei briganti, ovvero dei malavitosi che andò ad evangelizzare e a convertire nei rifugi sui monti posti fra il Lazio e la Campania. Morí a Roma il 28 dicembre 1837. Fu canonizzato dal Venerabile Pio XII il 12 giugno 1954. La congregazione di Missionari da lui fondata ha missioni attive soprattutto in India e in Tanzania. A lui è intitolata una parrocchia romana nel quartiere Tuscolano e numerose scuole e ospedali sparsi nel mondo grazie alla grande affabilità dei suoi Missionari. Il nome Gaspare, dal persiano, significa: “amabile maestro”. Altri del giorno:Santa Caterina Volpicelli, fondatrice “Ancelle del Sacro Cuore” - Santissi Innocenti, Martiri (festa).

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  1. 29 dicembre “SAN TOMMASO” ….... Tommaso, al secolo Thomas Becket, nacque a Londra il 21 dicembre 1118 da una famiglia di mercanti di origine normanna, stabilitasi in Inghilterra sotto Guglielmo il Conquistatore. Sin dall’infanzia venne avviato alla carriera ecclesiastica. Dopo la prima formazione ricevuta presso l’abbazia di Merton, approfondì gli studi a Parigi e, tornato in patria, entrò a servizio dell’arcivescovo di Canterbury Teobaldo di Bec. Teobaldo, ne fece uno dei suoi più stretti collaboratori: lo inviò ad approfondire lo studio del diritto canonico a Bologna e ad Auxerre.Nel 1154, venne ordinato diacono e nominato prevosto di Beverley e Arcidiacono della Cattedrale. L'arcivescovo Teobaldo morì nel 1161 ed Enrico II, grazie al privilegio accordatogli dal papa, poté scegliere Tommaso come successore alla sede primaziale di Canterbury. Ordinato sacerdote il 3 giugno 1162 e consacrato vescovo il giorno dopo, Tommaso Becket non tardò a mettersi in urto col sovrano. Le “Costituzioni di Clarendon” del 1164 avevano ripristinato certi abusivi diritti regi decaduti. Tommaso Becket rifiutò, perciò, di riconoscere le nuove leggi e si sottrasse alle ire del re fuggendo in Francia, dove soggiornò dapprima nel monastero cistercense di Pontigny, in Borgogna, poi nell'abbazia benedettina di Sens. Nel 1170 si giunse ad una sorta di riconciliazione tra il primate ed il re (la risoluzione delle questioni dibattute venne rimessa alle decisioni di un futuro concilio). Tommaso poté far ritorno a Canterbury, dove fu accolto trionfalmente dai fedeli, che egli salutò con queste parole: “Sono tornato per morire in mezzo a voi”. Come primo atto sconfessò i vescovi che erano scesi a patti col re, accettando le “Costituzioni”, ma il re questa volta perse la pazienza e invitò gli inglesi a difendere il suo onore. Quattro cavalieri armati partirono alla volta di Canterbury. L'arcivescovo venne avvertito, ma restò al suo posto, dicendo: “La paura della morte non deve farci perdere di vista la giustizia”. Il 29 dicembre 1170 accolse i sicari del re nella cattedrale, vestito dei paramenti sacri; si lasciò pugnalare senza opporre resistenza, mormorando: “Accetto la morte per il nome di Gesù e per la Chiesa”.Nel febbraio 1173 venne proclamato Santo e martire da Papa Alessandro III..................Nella Basilica di S. Lanfranco in Pavia, a metà del lato destro della navata centrale, sono presenti parti di affreschi che ricordano l'uccisione di Thomas Becket. Nel più grande degli affreschi , frutto delle vicende storiche pavesi del XII/XIII secolo, legate alla figura del Vescovo Lanfranco Beccari, sono parzialmente visibili 3 cavalieri muniti di spada che attentano alla vita del Vescovo; un altro affresco simile si trova nella Cattedrale Anglicana di Canterbury, a Londra. Si tratta, per Pavia, di testimonianze storiche di grande valore.

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