lunedì 31 dicembre 2012

PAVIA E UN RITO SCARAMANTICO DELLA NOTTE DELL'ULTIMO DELL'ANNO rcconto di Dino Secondo Barili

31 DICEMBRE 2012
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 31 dicembre 2012 – Lunedì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Lunedì
Ultimo giorno dell’anno 2012
Pavia e un rito scaramantico dell’ultimo dell’anno
Patrizia ed Elisa, le due turiste “marsigliesi” decisero di passare l’ultimo dell’anno 2012 a Pavia. L’accoglienza ricevuta da Andrea e Wanda non aveva paragoni. Una compagnia nata in modo spontaneo e che si era rivelata una “perfetta intesa”… tra menti assetate di sapere e di piacere. Wanda fece qualcosa in più. Offrì a Patrizia ed Elisa ospitalità nel suo Palazzo cinquecentesco in Strada Nuova. Per le due ragazze marsigliesi fu una vera sorpresa perché potevano prendere visione di una “storia” lunga cinque secoli. Pavia è una piccola città rispetto Marsiglia (Francia)…E’ un po’ come mettere a confronto un topolino, (Pavia 70.000 abitanti) contro un bel gattone (850.000 abitanti) … ma questo vuol dire poco. Spesso nelle piccole città si conservano tradizioni locali di notevole interesse. Wanda era ansiosa di mostrare alle turiste marsigliesi le bellezze di Pavia… di cui il suo Palazzo conservava traccia. Per esempio. Il Palazzo di Wanda aveva un “attico” che dominava la città, dove era possibile ammirare il paesaggio pavese a 360 gradi per mezzo di vetrate ininterrotte. Wanda aveva pensato al “pranzo dell’ultimo dell’anno”… proprio in quell’attico. Patrizia ed Elisa, dopo averlo visto, ne furono entusiaste. Andrea un po’ meno… “Come” – diceva – “Io sono l’unico uomo… con tre donne. Mi sembra un po’ esagerato…” Wanda colse l’aspetto ironico della battuta di Andrea e provvide a sistemare le cose… in accordo con Patrizia ed Elisa. Infatti, le due “marsigliesi”, si ricordarono di alcuni loro compagni dell’Università di Pavia dei quali conservavano il numero di telefono. Dopo alcune telefonate, la compagnia si completò con Vincenzo, bellissimo single pavese … e Gianfilippo, l’estroso, che da poco tempo aveva lasciato Pavia per trasferirsi a Genova. Gianfilippo, però, aveva ancora la casa a Pavia. L’estroso, era ben felice di far parte della compagnia “dell’ultimo dell’anno”. Ora, era tutto sistemato. Tre coppie … per l’ultima notte dell’anno 2012…a Pavia. E dove? In uno degli “attici più esclusivi” della città. Mancava solo il programma della notte magica e, per l’intreccio, ci avrebbe pensato Wanda. La donna bionda di Strada Nuova aveva tutte le conoscenze delle tradizioni locali pavesi… dei piatti originali pavesi…dei vini speciali dell’Oltrepò Pavese … e “riti scaramantici”pavesi. Per prima cosa, Wanda preparò il menù, molto vario e diversificato… Poi il “sottofondo” musicale … con musiche italiane e francesi. Wanda, tuttavia dava molta importanza al “rito scaramantico della mezzanotte”. Il rito doveva essere assolutamente “unico ed originale”. Un rito che affondava le sue radici nella storia bi-millenaria di Pavia. Ci fu un tempo, (300 anni prima della nascita di Cristo) in cui il Fiume Ticino era considerato un Dio. Al Dio, al “Dio Ticino”; nelle occasioni speciali, venivano elargite delle “offerte”. Nei secoli, tali offerte, hanno subito cambiamenti. Uno degli ultimi “riti scaramantici al Dio Ticino” consisteva nell’usare fogli di quaderno. Scrivere su ogni foglio una frase ben augurante, un desiderio, un’invocazione… Piegare il foglio come fosse una barchetta e… l’ultima notte dell’anno, a mezzanotte… prendere le “barchette dei desideri”… recarsi sul Ponte Coperto e gettarle nella corrente del fiume. Il 31 dicembre 2012 alle 24, precise, Andrea, Wanda, Patrizia, Elisa, Vincenzo e Gianfilippo “avrebbero lanciato” le loro “barchette dei desideri” nella corrente del fiume… con la speranza che almeno la metà dei desideri espressi … avessero la loro pratica realizzazione nel 2013.
“Auguri a tutti gli amici lettori di questo Blog per un felicissimo anno 2013”
Questo è il 121° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il “progetto-sfida” è di scrivere 365 racconti in 365 giorni (un racconto al giorno). Riuscirà, il sottoscritto, a raggiungere tale traguardo? Vedremo... “Se son rose fioriranno” –. Buona giornata a tutti Dino

Nessun commento:

Posta un commento