mercoledì 5 dicembre 2012

OGGI, SAN NICOLA di Vice Miazza

OGGI,
SAN NICOLA 
di
Vice Miazza
6 dicembre “SAN NICOLA DI BARI” noto anche come “San Nicola di Myra”, nacque a Pàtara di Licia, in Asia Minore (attuale Turchia), nel 270 circa, da genitori cristiani e benestanti, che perse prematuramente a causa della peste. Divenne così erede di un ricco patrimonio che impiegò per aiutare i bisognosi. In seguito lasciò la sua città natale e si trasferì a Myra dove venne ordinato sacerdote. Alla morte del vescovo di Myra, venne acclamato dal popolo come nuovo vescovo. Imprigionato ed esiliato nel 305 da Diocleziano, fu poi liberato da Costantino nel 313 e riprese l'attività apostolica. Non è certo che sia stato uno dei 318 partecipanti al Concilio di Nicea del 325, secondo la tradizione, comunque, durante il concilio avrebbe condannato duramente l'Arianesimo, difendendo la fede cattolica, e in un momento d'impeto avrebbe preso a schiaffi Ario. Nicola si occupò anche del bene dei suoi concittadini, ottenne dei rifornimenti durante una carestia e ottenne la riduzione delle imposte dall'Imperatore. Morì a Myra il 6 dicembre, 343, e già allora si diceva compisse miracoli, tale convinzione si consolidò dopo la sua morte, con il gran numero di leggende che si diffusero ampiamente in Oriente, a Roma e nell’Italia meridionale. Le sue spoglie furono conservate con grande devozione di popolo, nella cattedrale di Myra fino al 1087. In quell’anno, per sottrarlo al dominio dei Turchi, che ormai avevano occupato quei luoghi, 62 marinai baresi riuscirono a trasportarlo nella loro città, vincendo sul tempo un gruppo di navigatori veneziani. La popolazione di Bari accolse trionfalmente le reliquie, ancor oggi conservate in una cripta, sopra la quale fu innalzata una basilica in onore del santo. San Nicola di Myra diventò, così anche San Nicola di Bari, divenendone il patrono. San Nicola è famoso anche al di fuori del mondo cristiano perché la sua figura ha dato origine al mito di Santa Claus, conosciuto in Italia come Babbo Natale e il NiKolaus della Germania che a Natale porta i doni a bambini. . Il nome Nicola, da greco significa, vincitore del popolo. Altri Santi del giorno: S. Asella di Roma, Vergine (IV sec.) - Dionisia, Maiorico e compagni, Martiri in Africa (sec V)- S. Pietro (Pedro) Pascual (1227-1300), Vescovo di Jaén e martire

1 commento:

  1. 7 dicembre “SANT'AMBROGIO”............ Ambrogio, membro di due importanti famiglie senatorie romane, nacque il 339 a Treviri, (Germania), dove il padre era prefetto del pretorio per la Gallia. Ambrogio, essendo destinato alla carriera amministrativa, frequentò le migliori scuole di Roma. A trent’anni si trovava già ad essere Console di Milano, città che era allora capitale dell’Impero.
    Nel 374, alla morte del vescovo ariano Aussenzio di Milano, Ambrogio fu acclamato vescovo, a furor di popolo, anche se non aveva ancora ricevuto il battesimo. Ricevette così il Battesimo, otto giorni dopo, la consacrazione episcopale, il 7 dicembre di quell’anno. Scrupolosissimo nell’adempimento del suo ufficio, si diede perciò alla lettura dei Libri sacri, poi studiò i Padri della Chiesa e i Dottori, sotto la direzione di Simpliciano, che diventerà poi suo successore. Diventò un grande maestro ed evangelizzatore, il più celebre tra i suoi figli spirituali fu Agostino d’Ippona, che venuto a Milano per insegnare retorica, si convertì grazie a lui. Ambrogio e Agostino sono due dei quattro dottori della Chiesa cattolica antica. Ambrogio fu autore di diversi inni per la preghiera, compiendo fondamentali riforme nel culto e nel canto sacro, che per primo introdusse nella liturgia cristiana, che poi furono continuate nella diocesi di Milano anche dai successori e formarono il Rito Ambrosiano sopravvissuto alle unificazioni dei riti di Papa San Gregorio I, Magno, e del Concilio di Trento. Distribuì tra i poveri il suo non indifferente patrimonio, ed improntò la sua vita ad una rigorosa ascesi, esercitando la carità verso tutti. La sua influenza fu particolarmente decisiva nella situazione ecclesiastica e politica dei suoi tempi. Lottò strenuamente ed inflessibilmente per il riconoscimento esclusivo della Chiesa di fronte al paganesimo, all'arianesimo e alle altre eresie; come anche per la sua libertà e autonomia rispetto al potere politico, sostenne infatti strenuamente dinanzi all’Imperatore non solo i diritti della Chiesa, ma l’autorità dei suoi pastori, e difese con gli scritti e con l'azione la dottrina della vera fede contro gli Ariani. Accanto alle vicende storiche vi sono delle famose leggende miracolistiche, come quella secondo cui Ambrogio, camminando per Milano, trovò un fabbro che non riusciva a piegare il morso di un cavallo: in quel morso Ambrogio riconobbe uno dei chiodi con cui venne crocifisso Cristo. Dopo vari passaggi un "chiodo della crocefissione" è tutt'ora appeso nel Duomo di Milano, a grande altezza, sopra l'altare maggiore. Morì il 4 aprile del 397, lasciando alla sua Chiesa un ricco tesoro di insegnamenti soprattutto nel campo della vita morale e sociale. Il nome Ambrogio, dal greco, significa “immortale” - Altri Santi del giorno: - San Carlo Garnier (1606-1649), Presbitero S.J. e martire in Canada -Santa Maria Giuseppa Rossello (1811-1880), Vergine e fondatrice.

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