giovedì 29 novembre 2012

DILETTA BIANCA ...E LE GARE DI PESCA racconto di Dino Secondo Barili

30 NOVEMBRE 2012
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 30 novembre 2012 – Venerdì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Venerdì
Diletta Bianca … e le gare di pesca
La pesca è stata una delle prime attività umane per procacciarsi il cibo. E’ stata il primo “ABC della cultura”… intesa come “conoscenza” per raggiungere, nel minor tempo e nel miglior modo possibile, il risultato. La pesca (è stata) e lo è ancora un’attività solitaria dove “l’uomo, il pescatore, aguzza l’ingegno …e insegue la preda”. Intorno alla pesca sono nate numerose leggende… storie vere diventate… leggenda. La storia è ricca di aneddoti di ogni tipo. Basta entrare in contatto con un pescatore “vero”, una persona che pratica questo “sport” (ormai non esiste più la necessità della ricerca del cibo) per “entrare in un mondo a parte”. Lungo la riva del fiume Ticino, ogni tanto si vedono persone con la lenza in mano (per ore)… gli occhi fissi dentro all’acqua (come ipnotizzati) …per vedere abboccare un pesce. Il silenzio è rotto solo dallo sciabordio dell’acqua che raggiunge la riva… Due anni fa, Carlangelo, impiegato delle poste è andato in pensione. In gioventù aveva praticato la pesca … ma allora i pesci venivano pescati… per essere …”mangiati”. Ora, la pesca è uno sport ben organizzato e coloro che vogliono praticarlo devono prima di tutto conoscerne le regole, cioè fare tutte i “permessi” che occorrono. Inoltre, ci sono gruppi sportivi ben organizzati dove la pesca è un divertimento … attraverso le “gare di pesca”. Carlangelo, raggiunta la pensione era attratto dalla pesca. Si informò presso alcuni “gruppi di pesca” e divenne un “pescatore dilettante a pieno titolo”. Lo scopo del neo – pensionato, però, era quello di … mettersi in competizione con altri pescatori. Cosa c’era di meglio di iscriversi ad “laghetto di pesca”? Poco lontano dalla casa di Carlangelo, c’era un “laghetto” dove, ogni domenica, si organizzava una gara di pesca. Detto fatto (il nostro dilettante) si iscrisse e partecipò alle prime gare. L’ex-postale, però, non era una persona che si accontentava facilmente. Dopo le prime gare nelle quali non era stato neppure “classificato” … si era messo di buona lena ed aveva imparato la lezione. Primo: l’attrezzatura (di prim’ordine). Secondo: la tecnica di pesca… e quella occorreva esperienza. Terzo: la fortuna. E, si … perché pescare non è come altre attività. Ci gioca molto la fortuna… Ed ecco, la sorpresa: Diletta Bianca, sua moglie. Già, la moglie di Carlangelo! Si chiamava Diletta Bianca ed era figlia di pescatori. Dal padre aveva “ereditato un segreto”… ed ora lo metteva a disposizione del marito. Ogni domenica mattina, Diletta Bianca accompagnava il marito a pescare, e mentre questi faceva i suoi lanci … “la figlia del pescatore” osservava il fondo del laghetto… Da quel momento, i pesci facevano a gara per abboccare all’amo. Il “primo premo” della gara di pesca era assicurato. La storia si è ripetuta per parecchie e parecchie domeniche fino a quando … cominciarono i reclami, le indivie, le gelosie. Gli altri concorrenti chiesero l’intervento della Giuria… la quale, dopo attenta indagine, chiese l’allontanamento di Diletta Bianca dal campo gara. I giurati avevano capito che le donne (con certe loro capacità), quando vogliono, possono mettere in difficoltà chiunque… in qualsiasi momento.”. - fine- Questo è il 90° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il “progetto-sfida” è di scrivere 365 racconti in 365 giorni (uno al giorno). Riuscirà, il sottoscritto, a raggiungere tale traguardo? Vedremo... “Se son rose fioriranno”. – Buona giornata a tutti. Dino

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