domenica 25 novembre 2012

LE TRE FIGLIE DI ... GALATEA racconto di Dino Secondo Barili

26 NOVEMBRE 2012
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 26 novembre 2012 – Lunedì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Lunedì
Le tre figlie di …Galatea
In epoca di grandi crisi economiche, le madri si preoccupano delle figlie… Il motivo è semplice. Le crisi si sa quando incominciano … e non si sa quando finiscono. Le ragazze fanno presto a crescere … e hanno bisogno di “sbocchi” certi. Almeno così la pensava la Signora Galatea, casalinga di un paese vicino a Pavia. Qualche anno fa cominciò a pensare alla sistemazione delle tre figlie (18-20-23 anni)… Dopo un accurato esame della situazione, si convinse che la soluzione (economica) migliore … era ancora quella… del matrimonio. Sposarsi, insomma… prendere marito. Ne parlò alle figlie Desolina, Martina e Michelina le quali cominciarono a fare le proprie rimostranze. “Mamma, queste idee non sono più di moda. Anzi, il matrimonio… sta passando di moda. Sarà meglio che ti aggiorni. Oggi, le coppie si mettono insieme per amore e solo per amore!”. La Signora Galatea, era una casalinga vecchio stampo. Non aveva la Laurea, ma le cose del mondo le capiva benissimo. Lasciò parlare le figlie in lungo e in largo… alla fine tirò le somme. “Patti chiari… una volta per tutte. Voi, siete tre figlie femmine. Lo stipendio in questa casa lo porta solo vostro padre. Il vostro studio non vi permette di raggiungere posti remunerativi. Pertanto è meglio per voi mettere la testa a posto… e non buttare al vento gli anni più belli della vostra esistenza.” Le tre figlie mugugnarono un po’ … ma alla fine è sempre la madre ad avere l’ultima parola. Michelina era l’ultima della nidiata ed era anche la più gracile. Non poteva sopportare lavori pesanti. Istruita dalla Signora Galatea, cominciò frequentare la casa (anzi, l’ambulatorio) di un medico, vedovo… per avere consigli sulla sua “gracilità”. Frequenta oggi, frequenta domani… il medico, vedovo, si affezionò alla ragazza (soprattutto perché – lei - aveva trent’anni di meno)… Un giorno, Michelina, si vide fare la grande proposta: “Perché non vieni a “convivere” con me?” Prima di dare la risposta, la ragazza si consultò con la madre Galatea la quale si oppose fermamente (non la matrimonio) ma alla convivenza. Il medico… alla fine cedette e Michelina si trovò sistemata. Martina non era una “Dea” e trovare marito non era facile. La Signora Galatea, però, sapeva che nel settore dell’agricoltura, c’erano parecchi uomini desiderosi di formare una famiglia. E, quelli, al primo posto, mettono sempre il matrimonio. Così, per la Signora Galatea fu facile “combinare” un ottimo contratto matrimoniale. Fu la terza e primogenita Michelina che creò molti grattacapi a sua madre. Essendo una bella ragazza … non si accontentava delle semplici proposte della Signora Galatea. Voleva, prima, toccare con mano, frequentare il candidato-marito. Il fatto è che dopo poco tempo (e aver toccato con mano) la bella Desolina si stancava… Ora, per un motivo, ora, per un altro… nessun candidato era di suo gradimento. Una mattina, Desolina… dal paese in cui abitava, doveva recarsi a Pavia… e non c’erano mezzi. Chiese il passaggio ad un automobilista che si era, “per caso”, fermato davanti a casa sua. Era piccolo di statura, magro come un chiodo e vent’anni più di Desolina… (ma era proprietario di sette Ferrari… una per ogni giorno della settimana.) … e fu il “colpo di fulmine”! - fine- Questo è il 86° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il “progetto-sfida” è di scrivere 365 racconti in 365 giorni (uno al giorno). Riuscirà, il sottoscritto, a raggiungere tale traguardo? Vedremo... “Se son rose fioriranno”. – Buona giornata a tutti. Dino

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