giovedì 1 novembre 2012

IL GEOM. FABIO ... E LA CASA DEGLI SPIRITI racconto di Dino Secondo Barili

1 NOVEMBRE 2012
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 1 novembre 2012 – Giovedì – 12.00

Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del giovedì
Il Geom. Fabio … e la casa degli spiriti
Il centro storico di Pavia è quasi un salotto rappresentato da Piazza della Vittoria… una volta Piazza Grande. Quando una persona ha una mezzoretta di tempo e vuole incontrare persone con le quali parlare o scambiare quattro chiacchiere non deve fare altro che incamminarsi per Corso Cavour o Strada Nuova. Le due arterie confluiscono in Piazza della Vittoria… e lì gli incontri non mancano mai. Come accadde qualche giorno fa … al Geom. Cesare da pochi mesi in pensione. Quando, un Geometra lascia l’Ufficio si trova sempre in difficoltà prima di prendere “il giro” delle nuove abitudini. Ecco perché il neo-pensionato si è avventurato per Corso Cavour facendo finta di guardare le vetrine… Non è riuscito a giungere in Piazza della Vittoria… Un collega di Vigevano, che non vedeva da tanto tempo, lo chiamò per nome. “Cesare, Cesare… non mi riconosci più? Sono Fabio, Fabio di Vigevano”. Il Geom. Cesare, dopo un primo momento di sbigottimento, riconobbe il Geom. Fabio con il quale aveva avuto a che fare più di una decina di anni prima, la cui fisionomia era scomparsa dalla sua memoria. Tanto per dire qualcosa accennò alla salute. “Come va?” Fabio non aspettava altro. “Se devo dirti la verità mi sto rimettendo da qualche mese… Ho passato dei brutti momenti…” Il Geom. Cesare mostrò il suo interesse e il collega Fabio si sentì invogliato a raccontare la sua storia. “Vedi, Cesare, nella vita non si finisce mai di imparare. Come tu sai, mi sono sempre occupato di “ristrutturazioni di immobili”. Qualche anno fa mi è stato proposto di ristrutturare un cascinale vicino a Vigevano… un immobile che più conciato male dei così non poteva essere… Siccome il lavoro bisogna prenderlo quando c’è, ho accettato di svolgerlo nei modi e nei termini chiesti dal mio committente. Come tu sai, sono stato scapolo per parecchio tempo… e, nonostante le occasioni, mi sono sempre, mantenuto tale. Da quando ho iniziato il lavoro di ristrutturazione dell’immobile, però, mi sono sentito osservato da occhi invisibili… Dirai che avevo le allucinazioni, ma non è così. La casa era in cattivo stato. Era completamente vuota… eppure tutte volte che entravo in quella casa da ristrutturare… mi sentivo osservato, seguito, aiutato. Non facevo in tempo a mettere mano ad un lavoro… e mani invisibili mi aiutavano a svolgerlo. Un giorno a mezzogiorno, si è presentata una zingara. Mi dice: “Domani arriverà la signorina Desideria. Ha bisogno di te. Non contraddirla mai. Ha le sue ragioni.” – “Va bene” rispondo io… e se ne va. La mattina dopo, davanti alla casa si presenta una ragazza alta, bionda, tacchi a spillo, bellissima. La faccio entrare. Desideria guarda dappertutto… poi, tocca l’intonaco di una parete. Si apre un “buco”. Ci mette la mano dentro e prende dei documenti. Mi guarda in faccia e mi dice: “Preparati, partiamo subito per Parigi. Ti regalo sette giorni di vacanza nella città più bella del mondo… sette giorni di felicità” Inebetito eseguo gli ordini. Quello che è successo e ho vissuto a Parigi non ho parole per raccontartelo. Al termine dei sette giorni, la bellissima bionda, mi accompagna all’Aeroporto e mi dice: “Vai. Però, non mettere più mano a quella casa… “ Il proprietario mi ha fatto causa … e quella casa mi è costata un occhio”. Ero il secondo Geometra al quale, dopo aver accettato il lavoro, era accaduta la stessa cosa… compresa la vacanza a Parigi. Ora sono in cura dallo psicanalista. - fine- Questo è il 61° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il “progetto-sfida” è di scrivere 365 racconti in 365 giorni (uno al giorno). Riuscirà, il sottoscritto, a raggiungere tale traguardo? Vedremo... “Se son rose fioriranno”. – Buona giornata a tutti. Dino 

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