sabato 3 novembre 2012

OGGI, SANTA SILVIA di Vice Miazza

OGGI,
SANTA SILVIA 
di
Vice Miazza
3 novembre – “SANTA SILVIA”.................Silvia è stata la madre di san Gregorio Magno, papa e dottore della Chiesa del VI secolo. Nata a Roma intorno al 520 in una famiglia di modeste condizioni ma discendente forse dall'illustre gens Octavia, nel 538 sposò Gordiano, che apparteneva alla gens Anicia, nobile famiglia romana. Gordiano, era un integerrimo senatore divenuto anche lui cristiano. La coppia andò ad abitare nella villa degli Anici sul colle Celio al Clivio di Scauro. ed ebbe due figli, il primogenito fu Gregorio, poi eletto papa nel 590. Silvia seppe conciliare la guida della famiglia con le esigenze della radicalità evangelica. Rimasta vedova intorno al 573, si ritirò in una casa sull'Aventino chiamata Cella Nova, seguendo la regola benedettina e dedicando il resto della sua vita alla preghiera, alla meditazione e all'aiuto dei malati e dei più bisognosi. Il figlio Gregorio continuò invece ad abitare nella villa paterna, che trasformò in monastero e dove eresse una chiesa dedicata a sant'Andrea, ora Chiesa dei Santi Andrea e Gregorio, al Celio. In questo periodo sua madre si preoccupava di fargli recapitare ogni giorno un pasto caldo, temendo che l'austerità della vita eremitica compromettesse ulteriormente la salute già cagionevole di Gregorio. Quando Gregorio non ebbe più bisogno della sua guida, Silvia abbandonò il mondo e si ritirò a vita claustrale presso la basilica di San Paolo fuori le mura. Morì probabilmente verso il 592. Papa Gregorio la fece seppellire nel monastero di Sant'Andrea. Qui, nel 1603, il cardinale Cesare Baronio fece erigere l'oratorio di Santa Silvia al Celio e in quello stesso anno ottenne da papa Clemente VIII che il nome di Santa Silvia venisse inserito nel Martirologio Romano al 3 novembre. Su sollecitazione invece di papa Giovanni XXIII, il 23 febbraio del 1959, nel quartiere Portuense, venne istituita una parrocchia dedicata alla madre di san Gregorio Magno, aperta al culto nel 1968. Il nome Silvia, dal latino: abitatrice delle selve, donna dei boschi, selvaggia. Altri Santi del giorno: San Martino di Porres, religioso O.P.(1579-1639) - Beato Pio (Luigi) Campidelli, Passionista (1868-1889)
Vice

2 commenti:

  1. Carlo Borromeo nacque il 2 ottobre 1538, nell’antica Rocca d’Arona, poi distrutta nel 1801 dalle truppe di Napoleone .Figlio di Giberto II Borromeo e Margherita Medici di Marignano, crebbe in una famiglia nobile e ricchissima. Studiò diritto canonico e civile all'Università di Pavia. Pur avendo un fratello maggiore (il conte Federico), quando, nel 1554, suo padre morì, gli fu richiesto dalla famiglia di prendere il controllo degli affari domestici. Dopo un certo periodo poté riprendere i suoi studi, laureandosi nel 1559. A Pavia creò nel 1564 una struttura residenziale molto sfarzosa, per ospitare studenti universitari di disagiate condizioni economiche ma eccellenti nello studio, che da lui prese il nome di Almo Collegio Borromeo, che costituisce ancora oggi uno dei collegi di merito dell’Università pavese. Nel 1559, il fratello della madre, Giovanni Angelo Medici, venne eletto papa col nome di Pio IV (1559-1565) e invitò a Roma Carlo e il fratello primogenito Federico.
    Nel 1563 venne ordinato sacerdote e subito dopo consacrato Vescovo, a 25 anni. Partecipò alle ultime fasi del Concilio di Trento diventando uno dei maggiori promotori della controriforma; partecipò in larga parte alla stesura del Catechismo Tridentino. Successivamente divenne arcivescovo di Milano. Nel 1565, lasciata la corte pontificia, prese possesso dell'arcidiocesi di Milano che era vasta come un regno, stendendosi su terre lombarde, venete, genovesi e svizzere. Il Vescovo Borromeo la visitò in ogni angolo, preoccupato della formazione del clero e delle condizioni dei fedeli. Negli anni del suo episcopato, dal 1565 al 1584, costruì nuove chiese, scuole e collegi, fondò seminari, edificò ospedali e ospizi; profuse, inoltre, a piene mani, le ricchezze di famiglia in favore dei poveri. Si impegnò nelle visite pastorali, curò la stesura di norme importanti per il rinnovamento dei costumi ecclesiastici. Nello stesso tempo, difese i diritti della Chiesa contro i signorotti e i potenti. Riportò l'ordine e la disciplina nei conventi, con un tal rigore da subire un attentato a colpi di archibugio, dal quale ne uscì miracolosamente illeso, da parte degli Umiliati, ordine che voleva sopprimere poiché troppo corrotto. Si impegnò in opere assistenziali in occasione di una durissima carestia nel 1570 e, soprattutto, nel periodo della terribile peste del 1576-1577, detta anche “peste di San Carlo”. Per quanto robusta, la sua fibra era sottoposta ad una fatica troppo grande. Bruciato dalla febbre, continuò le sue visite pastorali, senza mangiare, senza dormire, pregando e insegnando. Fino all'ultimo, continuò a seguire personalmente tutte le sue fondazioni, contrassegnate dal suo motto, formato da una sola parola: “Humilitas”. Morì il 3 novembre 1584, a 46 anni .Proclamato Beato nel 1602, fu canonizzato il 1 novembre del 1610, da Papa Paolo V. Il nome Carlo, di origine germanica, poi successivamente latinizzato in Carlus, significa: uomo di condizione libera....Altri Santi del giorno: Santa Modesta di Treviri, Badessa (VII sec.) - Beata Teresa Manganiello, terzaria francescana, fondatrice (1849-1876). Vice

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  2. 4 Novembre - “ SAN CARLO BORROMEO” …............Carlo Borromeo nacque il 2 ottobre 1538, nell’antica Rocca d’Arona, poi distrutta nel 1801 dalle truppe di Napoleone .Figlio di Giberto II Borromeo e Margherita Medici di Marignano, crebbe in una famiglia nobile e ricchissima. Studiò diritto canonico e civile all'Università di Pavia. Pur avendo un fratello maggiore (il conte Federico), quando, nel 1554, suo padre morì, gli fu richiesto dalla famiglia di prendere il controllo degli affari domestici. Dopo un certo periodo poté riprendere i suoi studi, laureandosi nel 1559. A Pavia creò nel 1564 una struttura residenziale molto sfarzosa, per ospitare studenti universitari di disagiate condizioni economiche ma eccellenti nello studio, che da lui prese il nome di Almo Collegio Borromeo, che costituisce ancora oggi uno dei collegi di merito dell’Università pavese. Nel 1559, il fratello della madre, Giovanni Angelo Medici, venne eletto papa col nome di Pio IV (1559-1565) e invitò a Roma Carlo e il fratello primogenito Federico.
    nel 1563 venne ordinato sacerdote e subito dopo consacrato Vescovo, a 25 anni. Partecipò alle ultime fasi del Concilio di Trento diventando uno dei maggiori promotori della controriforma; partecipò in larga parte alla stesura del Catechismo Tridentino. Successivamente divenne arcivescovo di Milano. Nel 1565, lasciata la corte pontificia, prese possesso dell'arcidiocesi di Milano che era vasta come un regno, stendendosi su terre lombarde, venete, genovesi e svizzere. Il Vescovo Borromeo la visitò in ogni angolo, preoccupato della formazione del clero e delle condizioni dei fedeli. Negli anni del suo episcopato, dal 1565 al 1584, costruì nuove chiese, scuole e collegi, fondò seminari, edificò ospedali e ospizi; profuse, inoltre, a piene mani, le ricchezze di famiglia in favore dei poveri. Si impegnò nelle visite pastorali, curò la stesura di norme importanti per il rinnovamento dei costumi ecclesiastici. Nello stesso tempo, difese i diritti della Chiesa contro i signorotti e i potenti. Riportò l'ordine e la disciplina nei conventi, con un tal rigore da subire un attentato a colpi di archibugio, dal quale ne uscì miracolosamente illeso, da parte degli Umiliati, ordine che voleva sopprimere poiché troppo corrotto. Si impegnò in opere assistenziali in occasione di una durissima carestia nel 1570 e, soprattutto, nel periodo della terribile peste del 1576-1577, detta anche “peste di San Carlo”. Per quanto robusta, la sua fibra era sottoposta ad una fatica troppo grande. Bruciato dalla febbre, continuò le sue visite pastorali, senza mangiare, senza dormire, pregando e insegnando. Fino all'ultimo, continuò a seguire personalmente tutte le sue fondazioni, contrassegnate dal suo motto, formato da una sola parola: “Humilitas”. Morì il 3 novembre 1584, a 46 anni .Proclamato Beato nel 1602, fu canonizzato il 1 novembre del 1610, da Papa Paolo V. Il nome Carlo, di origine germanica, poi successivamente latinizzato in Carlus, significa: uomo di condizione libera....Altri Santi del giorno: Santa Modesta di Treviri, Badessa (VII sec.) - Beata Teresa Manganiello, terzaria francescana, fondatrice (1849-1876). Vice

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