giovedì 15 novembre 2012

OGGI, SANTA GELTRUDE di Vice Miazza

OGGI,
SANTA GELTRUDE
di
Vice Miazza
16 novembre - “SANTA GELTRUDE” detta Magna.........Geltrude nacque nel 1256 a Eisleben, in Germania, da famiglia benestante, all’età di cinque anni, venne affidata alle monache del monastero di Helfta, in Sassonia che all'epoca seguiva le consuetudini cistercensi, e con loro trascorse il resto della vita. Educata nell’eccellente scuola dell’abbazia, presto rivelò un’intelligenza fuori dal comune, studiò con passione lettere, filosofia, canto, miniatura. Per vent’anni, lo studio e la preghiera furono la sua attività principale. Questa sua dedizione totale allo studio era anche favorita dal “clima culturale” che si respirava nel monastero, negli ultimi decenni del 1200, dovuto alla presenza di alcune monache eccezionali, Geltrude di Hackeborn, badessa e sua sorella Matilde che diventerà anche lei badessa, e scriverà un’opera di alto valore spirituale il “Liber specialis gratiae”. Ma la svolta decisiva o “conversione” non venne grazie a questo “clima” anche se altamente culturale e spirituale che si respirava nel suo monastero. All'età di 26 anni, avverte la chiamata del Signore, "L'illuminazione" come verrà definita in uno dei suoi scritti, che la spinge alla consacrazione a Dio. Estasi, visioni e fenomeni soprannaturali accompagnano questa decisione. La conversione agì particolarmente su due fronti: quello ascetico e quello culturale. Geltrude riprese con vigore e rigore l’osservanza della regola religiosa, inasprita liberamente con lunghe veglie e digiuni, che culminarono poi in lunga serie di sofferenze e malattie. La seconda svolta si ebbe sui suoi interessi culturali. Geltrude tagliò netto con le discipline profane e si dedicò esclusivamente allo studio della Scrittura, della teologia e delle opere patristiche, privilegiando S. Agostino, S. Gregorio Magno, S. Bernardo e Ugo da S. Vittore. Dopo la conversione si preoccupò non solo di studiare per sé ma di fare anche dono agli altri delle scoperte spirituali fatte nelle rivelazioni e nelle riflessioni. Due le opere principali che hanno consacrato Geltrude come una scrittrice di mistica. La prima chiamata “L'araldo del divino amore”. Qui descrisse le visioni e rivelazioni che ella ebbe da Gesù Cristo e la straordinaria confidenza che ebbe con Lui. La seconda opera ha per titolo “Gli esercizi spirituali”. Essi consistono in varie preghiere e meditazioni di ispirata bellezza e si dividono in sette differenti esercizi. Morì il 17 novembre 1301.Geltrude fu riconosciuta santa, quando le sue opere furono pubblicate in latino nel 1536. Il nome Geltrude, dal tedesco, significa: la vergine della lancia. Altri Santi del giorno: S. Margherita di Scozia (1046-1093);S. Agnese di Assisi (1197-1253). Vice

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  1. 17 novembre “Santa Elisabetta d'Ungheria”...........Elisabetta, figlia di Andrea II, re d'Ungheria, Galizia e Lodomira, e della sua prima moglie Gertrude di Merania, nacque a Sárospatak nel 1207 . Nel 1211, a soli quattro anni di età, venne promessa in sposa a Ludovico IV, figlio ed erede del sovrano di Turingia (all'epoca, questa regione tedesca era una signoria indipendente, il cui sovrano aveva il titolo di Landgraf, langravio), Ermanno I, per suggellare l'alleanza delle due dinastie nella lotta contro l'imperatore Ottone IV. Subito venne inviata a Wartburg, presso la corte di Turingia, dove venne educata dalla futura suocera, Sofia di Baviera. Nel 1217, alla morte del langravio di Turingia, Ermanno I, gli successe il figlio, Ludovico IV, che nel 1221 sposò solennemente la quattordicenne Elisabetta. Dal lorto matrimonio nacquero tre figli, il primo, un maschio, Ermanno e due bambine, Sofia e Gertrude, che divenne badessa di Altenberg; quest'ultima venne al mondo già orfana, il padre, Ludovico IV, l'11 settembre del 1227 morì di peste ad Otranto, mentre aspettava per imbarcarsi con Federico II alla volta della Terra Santa, dove doveva partecipare alla sesta crociata. Vedova a vent'anni con tre figli, Elisabetta, già molto attiva nelle opere di carità, si pose sotto la direzione spirituale del teologo Corrado di Marburgo, entrò nel Terzo Ordine Regolare di S. Francesco e ritiratasi nell'ospedale, che aveva fatto erigere nel 1228 a Marburgo con i soldi della sua dote, si dedicò alla cura degli infermi e dei poveri. Non mancarono le vessazioni da parte dei parenti, ma Elisabetta manifestò subito la volontà di starsene povera tra i poveri. Visse da povera e da povera si ammalò, rinunciando al ritorno in Ungheria, come avrebbero voluto i suoi genitori, re e regina. Morì a Marburgo, a 24 anni, il 17 novembre 1231. A soli quattro anni dalla morte, il 27 Maggio 1235, venne proclamata santa a Perugia da Papa Gregorio IX . È patrona dei panettieri e degli ospedalieri (secondo la tradizione, avrebbe trasformato in rose i pani che aveva nascosto per i poveri e gli ammalati) ed è, con San Luigi dei Francesi, patrona principale del Terzo Ordine Regolare di San Francesco e dell'Ordine Francescano Secolare.
    Il nome Elisabetta, dall'ebraico, significa: Dio mio giuramento. Altri Santi del giorno: S. Gregorio di Tours (538-594) - S. Juan del Castillo (1596-1628). Vice

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