giovedì 29 novembre 2012

OGGI, SANT'ANDREA di Vice Miazza

OGGI,
SANT'ANDREA 
di
Vice Miazza
30 novembre “SANT'ANDREA APOSTOLO” ….........Il Nuovo Testamento ricorda che Andrea era fratello di San Pietro. Egli era nato a Betsaida sulle rive del Lago omonimo in Galilea. Assieme al fratello Pietro esercitava il mestiere di pescatore e la tradizione vuole che Gesù stesso lo avesse chiamato ad essere suo discepolo invitandolo ad essere per lui "pescatore di uomini". Il Vangelo di Giovanni ricorda che Andrea, con suo fratello Simon Pietro, era stato in precedenza discepolo di Giovanni il Battista, che per primo gli consigliò di seguire Gesù, continuatore della sua opera. Andrea fu il primo a riconoscere in Gesù il Messia e lo fece conoscere al fratello . Presto entrambi i fratelli divennero discepoli di Cristo. Nei vangeli Andrea è indicato essere presente in molte importanti occasioni come uno dei discepoli più vicini a Gesù. La sua presenza è sottolineata in modo particolare nell'episodio della moltiplicazione dei pani, ma negli Atti degli Apostoli si trova solo una menzione marginale della sua figura, e poi la Scrittura non dice altro di lui, mentre ne parlano alcuni testi apocrifi, ossia non canonici. Lo storico Eusebio di Cesarea (ca. 265-340) scrive che Andrea predica il Vangelo in Asia Minore e nella Russia meridionale. Poi, passato in Grecia, guida i cristiani di Patrasso. E qui subisce il martirio per crocifissione: appeso con funi a testa in giù, secondo una tradizione, a una croce in forma di X; quella detta poi “croce di Sant’Andrea”. Questo accade intorno all’anno 60, un 30 novembre. Nel 357 i suoi resti vengono portati a Costantinopoli; ma il capo, tranne un frammento, resta a Patrasso. Nel 1206, durante l’occupazione di Costantinopoli (quarta crociata) il legato pontificio cardinale Capuano, di Amalfi, trasferisce quelle reliquie in Italia. E nel 1208 gli amalfitani le accolgono solennemente nella cripta del loro Duomo. Quando nel 1460 i Turchi invadono la Grecia, il capo dell’Apostolo viene portato da Patrasso a Roma, dove sarà custodito in San Pietro per cinque secoli. Ossia fino a quando il papa Paolo VI, nel 1964, farà restituire la reliquia alla Chiesa di Patrasso. Il nome Andrea dal greco, significa: Virile, gagliardo. Altri Santi del giorno: S. Galgano Guidotti, eremita (XII sec.); - S. Cuthberto Mayne, martire (1544-1577). Vice

1 commento:

  1. 1° dicembre “SANT'ELIGIO” .............. Eligio nacque a Chaptelat, presso Limoges, in Francia nel 590. Figlio di gente modesta, riceve una elementare istruzione e viene assunto come apprendista dal celebre orefice lionese Abbone, ritenuto un grande maestro nella sua arte, arrivando anche a dirigere la zecca reale. Anche Eligio non è da meno del suo maestro ed il re Clotario II gli commissiona un trono d’oro, dandogli il metallo occorrente, Eligio però, con l’oro del re, riesce a farne due di troni, in pratica dimezza il preventivo. Clotario quindi, promuove Eligio e lo manda a dirigere la zecca di Marsiglia, con l’arrivo di re Dagoberto I, successore al trono, Eligio viene chiamato a corte e ne viene nominato ambasciatore reale per le missioni di fiducia. Nel frattempo si addossa altri incarichi, quali il riscatto dei prigionieri di guerra e la fondazione di nuovi monasteri maschili e femminili. Alla morte di re Dagoberto, Eligio sceglie la vita religiosa e il 13 Maggio del 641 viene consacrato Vescovo di Nyon-Tournai. Per Eligio, inizia una nuova esistenza, si impegna nella difficile campagna di rievangelizzazione della Gallia del Nord, della Mosa, della Scelda e delle terre dei Frisoni, promuove il culto dei santi, insieme a Audoeno, Vescovo di Rouen, Amand di Tongres e Sulpizio il Pio di Bruges è uno dei protagonisti della campagna della Francia del Nord; muore su quel campo di battaglia, in terra olandese e subito dopo la morte si diffonde rapidamente il suo culto, specialmente in Francia, in Germania ed in Italia. Sant’Eligio ebbe grande popolarità nel medioevo; una leggenda racconta che gli si presentò il diavolo vestito da donna e lui, rapido, lo agguantò per il naso con le tenaglie. Questa leggenda è raffigurata in due cattedrali francesi (Angers e Le Mans) e nel duomo di Milano, con la vetrata di Niccolò da Varallo, dono degli orefici milanesi nel Quattrocento. Sant'Eligio, è riconosciuto dalla chiesa come il patrono dei fabbri, degli orafi, dei numismatici, dei maniscalchi, dei veterinari e ai tempi nostri anche dei garagisti. Il nome Eligio, dal latino, significa: eletto, - dall'ebraico: nobile guida. Altri Santi del giorno: San Castrinziano, Vescovo di Milano ( III sec.) - S. Fiorenza di Poitiers (F), Vergine ( sec. IV).


    RispondiElimina