domenica 4 novembre 2012

LA SIGNORA LETIZIA ... E L'EFFETTO ESIBIZIONE racconto di Dino Secondo Barili

4 NOVEMBRE 2012
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 4 novembre 2012 – Domenica – 12.00

Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto della domenica
La Signora Letizia…e l’effetto esibizione
C’è poco da fare, ad alcune donne piace mettersi in mostra. La cosa di per sé non è di poco conto … tutto dipende… se il fatto piace solo alle interessate… oppure anche al “mondo che le circonda”. La Signora Letizia, per esempio, fin da quando era ragazza, “soffriva”… ogni qual volta non riusciva ad avere un suo ruolo ben definito nella compagnia della quale faceva parte. A diciotto anni, il “suo gruppo” di ragazze e ragazzi, organizzò uno spettacolo di beneficenza. Il ragazzo che aveva il ruolo di “regista” dello spettacolo non l’aveva neppure presa in considerazione… Letizia non diceva nulla, ma ci “soffriva”. Aveva un fisico minuto, non era alta…e non aveva nulla di esuberante da mettere in mostra. Come dire che era una ragazza normale, anzi “anonima”… Quando, però, c’è la volontà e la stoffa di porsi … non c’è Santo che tenga. Letizia si offrì di essere “l’assistente” del Regista. Stava sempre a contatto di gomito col ragazzo Raffaele (era il suo nome) che nel gruppo aveva “carisma” da vendere. Letizia, prendeva nota di ogni cosa, annotava ogni osservazione. Inoltre, discretamente, quando Raffaele si trovava “un po’ fuso”, Letizia interveniva con il suggerimento adatto. Da quel momento la ragazza “senza particolari attributi” si sentì importante. Imparò molto “dal suo Capo” (così lo chiamava familiarmente) e un giorno cominciò a curare linguaggio e atteggiamenti. Anzi, imparò a memoria tutte le parti dello “spettacolo” in corso di allestimento. Per Raffaele fu una “spalla”, la “spalla” di cui aveva bisogno… Fu un successo. Gli anni passano in fretta. Letizia, si fece il moroso, si sposò, ebbe una figlia… ma non dimenticò la lezione della preparazione dello spettacolo di beneficenza di tanti anni prima. Si ricordò sempre dell’importanza di “osservare” …e di stare con il “proprio Capo”. Anche sul lavoro, nell’ufficio in cui svolgeva l’attività, non perdeva mai di vista il Responsabile dell’Ufficio… Faceva tesoro di ogni informazione utile per migliorare la propria “qualifica e abilità” di operatrice. La lezione dello spettacolo dei “diciotto anni” tuttavia era sempre presente. Un giorno il Responsabile dell’Ufficio riunì tutto il personale. Doveva fare un annuncio. “Gentili colleghe e colleghi, tra un paio di mesi il nostro Direttore Generale verrà promosso ad un livello superiore. Siccome è stato un ottimo Direttore e tutti lo possono testimoniare… mi piacerebbe preparare un “ringraziamento speciale”. Io non ho idea di cosa fare. Tra noi, però, c’è la Signora Letizia che in gioventù si è occupata di Teatro ed ha ottime idee al riguardo. Penso di interpretare l’opinione di tutti nell’affidare a lei l’incarico di preparare il “ringraziamento speciale”. Letizia divenne rossa come un peperone, ma la cosa le fece piacere. Finalmente poteva dare “l’anima” per la buona riuscita “dell’omaggio al Direttore Generale”. Il risultato fu straordinario. All’interessato sono venute le lacrime agli occhi. Nel ringraziare “promosse” il Responsabile dell’Ufficio a Direttore Generale e… Letizia a Capo di tutti gli Uffici della Sezione. “Perché…” – disse il festeggiato - “Le attività non basta farle… bisogna anche presentarle bene” - fine- Questo è il 64° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il “progetto-sfida” è di scrivere 365 racconti in 365 giorni (uno al giorno). Riuscirà, il sottoscritto, a raggiungere tale traguardo? Vedremo... “Se son rose fioriranno”. – Buona giornata a tutti. Dino 

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