martedì 6 novembre 2012

OGGI, SAN PROSDOCIMO di Vice Miazza

OGGI,
SAN PROSDOCIMO
di
Vice Miazza
7 novembre “SAN PROSDOCIMO DI PADOVA”................, vissuto nel I° secolo, fu discepolo di S. Pietro apostolo e da lui consacrato vescovo. La tradizione cristiana lo vuole primo vescovo della città di Padova e anche, secondo l'opinione di vari studiosi, probabile evangelizzatore di tutta la Venezia occidentale. Dal suo nome si deduce che era di origine elleniche: il nome Prosdocimo, in greco, significa: l’atteso. Poche e tardive sono le testimonianze scritte di questo vescovo, riportate in testi agiografici pittoreschi. Le tardive fonti scritte sono anche dovute al fatto che Padova in epoca longobarda venne completamente rasa al suolo e impiegò molto tempo prima di riprendersi. Questo evento non riuscì comunque a cancellare dalla memoria dei credenti il suo primo vescovo. Anche la più bella immagine di San Prosdocimo venne dipinta da un padovano, il grande Andrea Mantegna, fa parte di un polittico intitolato a Santa Giustina, celebre martire di Padova, uccisa nelle persecuzioni di Massiminiano, che si trova attualmente nella Pinacoteca di Brera, a Milano. In questo, San Prosdocimo appare con il tipico attributo della brocca, simbolo della sua infaticabile attività di battezzatore. Prosdocimo sarebbe morto in tarda età a Padova attorno all’anno 100. Le sue spoglie sono venerate nella Basilica di Santa Giustina, nel sacello a lui dedicato, una delle più antiche costruzioni della città. È patrono di Padova con Sant'Antonio, Santa Giustina e San Daniele. Altri santi del giorno: S. Baldo di Tours (VI sec.) - S. Ercolano Vescovo -S. Fiorenzo di Strasburgo (VII sec.). Vice

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  1. 8 novembre “SAN GOFFREDO DI AMIENS”...................Goffredo di Amiens, nacque nel 1066 a Moulincourt, diocesi di Soissons. Era il terzo figlio di una famiglia nobile. All’età di cinque anni suo zio, il vescovo di Soissons, affidò la sua educazione all’abate di Mont Saint Quentin, un monastero vicino Péronne, dove Goffredo divenne monaco benedettino. Nel 1091 fu ordinato sacerdote dal vescovo di Noyon e poi divenne abate del convento di Nogent, che era in decadenza. Goffredo si impegnò molto nell’opera di restauro materiale e morale dello stesso convento, tanto che l’arcivescovo di Reims avrebbe voluto affidargli la più importante abbazia di Saint-Rémi. Ma egli rifiutò dicendo: “Dio mi proibisce di abbandonare una sposa in povertà, preferendone una ricca!” Nel 1104, esclusivamente per i suoi meriti e non per tornaconto politico, i feudatari e il Re lo elessero Vescovo. Goffredo volle prendere possesso della diocesi molto umilmente, in abiti da pellegrino. Spesso distribuiva i cibi della sua mensa a poveri ed ammalati. Richiamava i nobili alla povertà, invitandoli a partecipare alla messa con abiti meno sfarzosi. Combatté la simonia e le frequenti infrazioni al celibato dei suoi preti. Una donna che conviveva con un sacerdote tentò inutilmente di avvelenarlo ma il veleno fece morire, al suo posto, un povero cane. Fu sempre molto vicino al popolo e alle sue richieste di libertà, quando i cittadini di Amiens tentarono di istituire un libero Comune, Goffredo li appoggiò. Dopo il fallimento di questo tentativo, Goffredo fu malvisto dai feudatari, decise pertanto di lasciare il vescovato per entrare nei certosini, partì per incontrare l’arcivescovo suo superiore, ma per strada si ammalò, si rifugiò nell'abbazia di Saint Crépin de Soissons dove morì l'8 novembre 1115 e lì fu sepolto.
    Il nome Goffredo, dal germanico, significa: in pace con Dio. Altri Santi del giorno: B. Giovanni Duns Scoto, Sacerdote O.F.M. (1266-1308) -SS. Semproniano, Claudio, Nicostrato e compagni, Martiri ( sec. IV). Vice

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