sabato 3 novembre 2012

IL DOTT. ARCANGELO ... E LA BELLEZZA DELLA DONNA racconto di Dino Secondo Barili

3 NOVEMBRE 2012
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 3 novembre 2012 – Sabato – 12.00

Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del sabato
Il Dott. Arcangelo… e la “bellezza” della donna
Le panchine di granito di Piazza della Vittoria a Pavia sono robuste assai. Per muoverle ci vuole il muletto. In questi giorni sembravano l’esempio del “pezzo di ghiaccio”…anche per il senso di freddo che emanavano. Tuttavia, per i pensionati della piazza… sono delle vere e proprie comodità… Qualche giorno fa, complice una “sperla sole” (un raggio di sole) quattro pensionati ne avevano adocchiata una libera… Il discorso era subito finito sulle persone “fortunate”. Anselmo, 67 anni, era del parere che ci sono donne e uomini che nascono fortunati … e vivono alla grande. Giuseppe, 70 anni, sosteneva il contrario. Giovanni, 75 anni faceva “l’equilibrista”… un po’ dava ragione all’uno…un po’ all’altro. Domenico, 80 anni, però, dopo un lungo silenzio, raccontò “una sua” versione degli uomini fortunati… “Io non so, se esistono veramente gli uomini fortunati.” – disse Domenico –.”Per molti anni ho fatto l’autista di uno di questi cosi detti “uomini fortunati”… anzi, invidiati da moltissime persone. Un giorno, però, quell’uomo “fortunato” (che era il mio datore di lavoro), si fece accompagnare da me in una bettola, un’osteria vecchia maniera… chiamarla Osteria era un delitto… Ho visto che era giù di corda e che aveva voglia e bisogno di sfogarsi. Lo lasciai fare… “Vedi, Domenico, tu sei al mio servizio da parecchi anni. Mi conosci e mi vedi sempre “tirato a nuovo” con vestiti firmati di lusso, cravatte lussuose e sgargianti, auto a volontà… Pensa che ho sette Ferrari a disposizione… una più una meno. Eppure, sono l’uomo più infelice del mondo.” – “Infelice?” – chiesi a quel punto – “Si, infelice. Ti racconto la mia storia. Fino a cinquant’anni ho fatto la bella vita, con tante belle donne… nel senso che i miei genitori avevano una buona rendita ed io non ho mai lavorato per guadagnarmi il pane. Poi, a cinquant’anni ho conosciuto una ricca signora… attuale mia moglie, la quale mi ha proposto il “matrimonio”. Lei ha quindici anni più di me… Per tre anni ho continuato a tergiversare. Lei mi ha inondato di regali, di cene fuori misura, di viaggi nei luoghi esotici più belli del mondo… Alla fine ho ceduto. L’ho sposata. Non l’avessi mai fatto. Per farlo… siamo andati dal Notaio per concordare l’atto. Mi sembrava di essere “un’animale al mercato”, “uno stallone in vendita”. Nell’atto c’era scritto che dovevo “fare all’amore … almeno tre volte alla settimana … come voleva lei”…e “degli extra” da concordare. Stavo per rinunciare… anche se i “benefici” sull’altro piatto della bilancia erano enormi. Alla fine… firmai. Oggi, sono invidiato da moltissime persone. Quando mi vedono passare alla guida dell’ultimo modello di Ferrari, pensano che io sia l’uomo più felice della Terra… Nulla di più falso. Quando viene la sera… penso a ciò che mi aspetta la notte… una lunga notte da incubo. Vorrei tornare indietro… ma nella vita “le firme” sono “le firme”… e quando si mettono, bisogna pagarne le conseguenze. Una notte … ho provato a lamentarmi …la risposta è stata:”Ti ho comprato…ora ti uso come e quanto voglio. - fine- Questo è il 63° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il “progetto-sfida” è di scrivere 365 racconti in 365 giorni (uno al giorno). Riuscirà, il sottoscritto, a raggiungere tale traguardo? Vedremo... “Se son rose fioriranno”. – Buona giornata a tutti. Dino 

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