mercoledì 14 novembre 2012

OGGI, SANT'ALBERTO di Vice Miazza

OGGI,
SANT'ALBERTO 
di
Vice Miazza
15 novembre “SANT'ALBERTO MAGNO”............Alberto nacque in Germania all’inizio del XIII secolo, da giovane, fu mandato a proseguire i suoi studi presso l'Università di Padova. Si dedicò allo studio delle “arti liberali”: grammatica, retorica, dialettica, aritmetica, geometria, astronomia e musica, manifestando interesse per le scienze naturali, che sarebbe diventato ben presto il campo prediletto della sua specializzazione. Durante il soggiorno a Padova, frequentò la chiesa dei Domenicani, ai quali poi si unì con la professione dei voti religiosi. Dopo l’ordinazione sacerdotale, i Superiori lo destinarono all’insegnamento in vari centri di studi teologici annessi ai conventi dei Padri domenicani. Le brillanti qualità intellettuali gli permisero di perfezionare lo studio della teologia presso l’Università di Parigi. Fin da allora sant’Alberto intraprese la straordinaria attività di scrittore, che avrebbe poi proseguito per tutta la vita. Gli furono assegnati compiti prestigiosi. Nel 1248 fu incaricato di aprire uno studio teologico a Colonia, dove egli visse a più riprese, e che divenne la sua città di adozione. Da Parigi portò con sé a Colonia un allievo eccezionale, Tommaso d’Aquino. Tra questi due grandi teologi si instaurò un rapporto di reciproca stima e amicizia. Nel 1254 Alberto fu eletto Provinciale della “Provincia Teutoniae” – teutonica - dei Padri domenicani, che comprendeva comunità diffuse in un vasto territorio del Centro e del Nord-Europa. Papa Alessandro IV, volle Alberto per un certo tempo accanto a sé ad Anagni, a Roma e a Viterbo, per avvalersi della sua consulenza teologica. Lo stesso Sommo Pontefice lo nominò Vescovo di Ratisbona, grande e famosa diocesi, che si trovava, però, in un momento difficile. Dal 1260 al 1262 Alberto svolse questo ministero con infaticabile dedizione, riuscendo a portare pace e concordia nella città, a riorganizzare parrocchie e conventi, e a dare nuovo impulso alle attività caritative. Negli anni 1263-1264 Alberto predicava in Germania ed in Boemia, incaricato dal Papa Urbano IV, per ritornare poi a Colonia e riprendere la sua missione di docente, di studioso e di scrittore. Si prodigò durante lo svolgimento del II Concilio di Lione, nel 1274, convocato dal Papa Gregorio X per favorire l’unione con i Greci, dopo la separazione del grande scisma d’Oriente del 1054; egli chiarì il pensiero di Tommaso d’Aquino, che era stato oggetto di obiezioni e persino di condanne del tutto ingiustificate. Morì nella cella del suo convento della Santa Croce a Colonia il 15 novembre 1280. Beatificato nel 1622, con la canonizzazione, nel 1931, Papa Pio XI lo proclamò Dottore della Chiesa. Nel 1941 il Papa Pio XII lo dichiarò patrono dei cultori delle Scienze naturali. Di lui, Papa Benedetto XVI ha scritto: «Sant’Alberto Magno ci ricorda che tra scienza e fede c’è amicizia. E che gli uomini di scienza possono percorrere, attraverso la loro vocazione allo studio della natura, un autentico e affascinante percorso di santità». Il nome Alberto, dal tedesco significa: di illustre nobiltà. Altri Santi del giorno:San Leopoldo il pio (1073-1136) - San Giuseppe Pignatelli, (1737-1811).

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  1. 16 novembre - “SANTA GELTRUDE” detta Magna.........Geltrude nacque nel 1256 a Eisleben, in Germania, da famiglia benestante, all’età di cinque anni, venne affidata alle monache del monastero di Helfta, in Sassonia che all'epoca seguiva le consuetudini cistercensi, e con loro trascorse il resto della vita. Educata nell’eccellente scuola dell’abbazia, presto rivelò un’intelligenza fuori dal comune, studiò con passione lettere, filosofia, canto, miniatura. Per vent’anni, lo studio e la preghiera furono la sua attività principale. Questa sua dedizione totale allo studio era anche favorita dal “clima culturale” che si respirava nel monastero, negli ultimi decenni del 1200, dovuto alla presenza di alcune monache eccezionali, Geltrude di Hackeborn, badessa e sua sorella Matilde che diventerà anche lei badessa, e scriverà un’opera di alto valore spirituale il “Liber specialis gratiae”. Ma la svolta decisiva o “conversione” non venne grazie a questo “clima” anche se altamente culturale e spirituale che si respirava nel suo monastero. All'età di 26 anni, avverte la chiamata del Signore, "L'illuminazione" come verrà definita in uno dei suoi scritti, che la spinge alla consacrazione a Dio. Estasi, visioni e fenomeni soprannaturali accompagnano questa decisione. La conversione agì particolarmente su due fronti: quello ascetico e quello culturale. Geltrude riprese con vigore e rigore l’osservanza della regola religiosa, inasprita liberamente con lunghe veglie e digiuni, che culminarono poi in lunga serie di sofferenze e malattie. La seconda svolta si ebbe sui suoi interessi culturali. Geltrude tagliò netto con le discipline profane e si dedicò esclusivamente allo studio della Scrittura, della teologia e delle opere patristiche, privilegiando S. Agostino, S. Gregorio Magno, S. Bernardo e Ugo da S. Vittore. Dopo la conversione si preoccupò non solo di studiare per sé ma di fare anche dono agli altri delle scoperte spirituali fatte nelle rivelazioni e nelle riflessioni. Due le opere principali che hanno consacrato Geltrude come una scrittrice di mistica. La prima chiamata “L'araldo del divino amore”. Qui descrisse le visioni e rivelazioni che ella ebbe da Gesù Cristo e la straordinaria confidenza che ebbe con Lui. La seconda opera ha per titolo “Gli esercizi spirituali”. Essi consistono in varie preghiere e meditazioni di ispirata bellezza e si dividono in sette differenti esercizi. Morì il 17 novembre 1301.Geltrude fu riconosciuta santa, quando le sue opere furono pubblicate in latino nel 1536. Il nome Geltrude, dal tedesco, significa: la vergine della lancia. Altri Santi del giorno: S. Margherita di Scozia (1046-1093);S. Agnese di Assisi (1197-1253). Vice

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