giovedì 27 settembre 2012

ATTILIO ... E LA GITA DEI COETANEI racconto di Dino Secondo Barili

27 SETTEMBRE 2012 – ALMANACCO DI STORIA
PAVESE
Trivolzio – 27 settembre 2012 – giovedì – 12.00

Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del giovedì
Attilio … e la gita dei coetanei
C’è un proverbio che dice: “L’uomo propone … e Dio dispone”. Attilio, quarantasette anni, bancario, si era fatto promotore di una “rimpatriata”. Aveva scritto ai suoi coetanei (uomini e donne) per un bell’incontro presso un ristorante della Riviera Ligure per festeggiare insieme il “quarantasettesimo compleanno”. Siccome gli aderenti avrebbero dovuto essere una quarantina… la soluzione migliore era quella di organizzare un pullman in partenza da Pavia. Attilio si dette da fare. Scrisse e-mail dopo e-mail, fece telefonate… chiese notizie dei pochi coetanei di cui si era persa traccia. In particolare di Giuseppe e Maria. Dalle notizie raccolte, Attilio aveva appreso che erano emigrati all’estero… ma non era riuscito a conoscere l’indirizzo preciso. Quando nelle cose si mette entusiasmo … tutto diventa un gioco: l’importante è vincere! Sembrava che Attilio avesse il fuoco nelle vene… oppure, avesse altre ragioni... Il bancario, era così di carattere. Era talmente entusiasta che era riuscito a convincere tutti. Alcuni coetanei avevano chiesto di portare anche il coniuge (permesso accordato). Per Attilio, però, la sfida non sarebbe stata completa … senza Giuseppe e Maria. Alla partenza del pullman il risultato non era stato raggiunto. Un motivo c’era. Giuseppe era stato inseparabile compagno di scuola all’Istituto di Ragioneria e Maria era stata la prima “morosa” di Attilio. Quarantasette anni… sono sempre quarantasette anni! Si tratta di un bel pezzo di vita. E’ il momento in cui si cominciano a tirare le somme, a vedere quanti sogni si sono realizzati … e quanti no. Dopo “l’esperienza amorosa con Maria”, Attilio, non era più riuscito a “mettere la testa a partito”. Sua mamma Clelia lo incitava: “Non ti sembra che sia ora e tempo che ti faccia una tua famiglia? Guarda che io non sono eterna.” Per Attilio, quella era una “cantilena” nota e stranota. Il suo pensiero era sempre rivolto a lei: Maria. Ecco perché il bancario si era impegnato ad organizzare “la rimpatriata del quarantasettesimo anno”… anche se la ragione vera non l’aveva detta a nessuno. Al Ristorante sulla Riviera Ligure tutto era andato alla perfezione…anche, la sorpresa. …Al taglio della torta era comparso Giuseppe (strana coincidenza), il quale, aveva fissato nello stesso ristorante il pranzo di fidanzamento proprio il giorno e l’ora in cui Attilio aveva fissato “la rimpatriata”… Di Maria, invece, nessuna traccia… Nessuno sapeva niente. Il bancario cominciò ad andare in crisi. Aveva letto sul volto dei propri coetanei e coetanee molte ragioni di soddisfazione… Per Attilio, invece, c’era un grande vuoto nella testa: …mancava Maria. Nella vita non bisogna mai disperare. Infatti, la mamma di Attilio, Clelia, avendo scoperto “la segreta aspirazione” del figlio, si era data da fare. Attraverso le sue conoscenze e amicizie aveva rintracciato l’indirizzo di Maria (in Francia). L’aveva raggiunta, contattata e “consigliata” … Quando Attilio tornò mogio mogio dalla rimpatriata … si trovò in casa Maria … ad attenderlo, per sempre… – fine – Buona giornata a tutti. Dino

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