martedì 11 settembre 2012

FEDERICA ... E IL SOGNO RICORRENTE racconto di Dino Secondo Barili

11 SETTEMBRE 2012 – ALMANACCO DI STORIA
PAVESE
Trivolzio – 11 settembre 2012 – martedì – 12.00

Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del martedì
Federica … e il sogno ricorrente
Che cosa è il sogno? Secondo gli “antichi” era il “canale privilegiato di comunicazione con gli dei”. Un modo di predizione del futuro o di “governare” il presente… Oggi, la scienza ha dato altre versioni e interpretazioni del sogno. Tuttavia, quando una persona ha un “sogno ricorrente”… comincia a farsi domande e, nonostante tutte le spiegazioni scientifiche, cerca di darsi una “sua risposta”. Qualche anno fa, Federica, bellissima quarantenne, ebbe per la prima volta un sogno ricorrente. Era un martedì. Nel sogno… Federica si trovava in vacanza nel paesino dove era nata… nell’Oltrepò Pavese, difficile da raggiungere, incuneato in una valle lussureggiante. La bellissima quarantenne, però, nel paesino natale ci era rimasta pochissimo tempo, quindi, doveva avere una vaga idea di come poteva essere quel luogo. Insieme a sua madre si era trasferita a Milano quando lei non camminava ancora. Nella grande città era cresciuta, aveva studiato, raggiunto la Laurea… e si era felicemente sposata. Ora, però, proprio un martedì … il paesino natale ritornava con sempre maggiore insistenza. All’inizio…una volta al mese. Poi, ogni quindici giorni… infine, tutte le settimane: il martedì. La cosa cominciava a diventare preoccupante. Federica ne parlò al suo medico di famiglia il quale le consigliò di non dare troppo peso a certe manifestazioni della psiche… Secondo il medico, poteva essere stress, un malessere passeggero, un film visto in TV, o un libro letto nel quale si era fatta coinvolgere troppo. La bellissima quarantenne cercò di ignorare il sogno, ma più cercava di dimenticarlo…più il pensiero del paesino natale diventava dominante. Federica ne parlò con sua madre la quale si rese conto che il sogno ricorrente aveva una sua motivazione reale. Infatti, la figlia aveva “una storia” un po’ travagliata alle spalle. La madre, Rachele, giovanissima, si era innamorata (follemente) di un bel giovanotto suo coetaneo del paese natale. La natura aveva fatto il resto… Rachele … era rimasta incinta. Ormai, non c’era alternativa: il matrimonio era l’unica soluzione. Tre giorni prima del matrimonio, però, il promesso sposo scomparve e di lui non si seppe più nulla. Con l’aiuto della famiglia, Rachele portò a termine la gravidanza e nacque Federica… straordinariamente bella, vivace, sanissima. La bambina non aveva ancora compiuto l’anno che la madre Rachele ricevette una proposta di matrimonio da un compaesano che si trovava per lavoro a Milano. La “trattativa” si concluse nel migliore dei modi e Federica ebbe una famiglia vera… nella grande città. Ora, però, la bellissima quarantenne aveva un sogno ricorrente in cui “si trovava in vacanza in un luogo che, solo vagamente, poteva ricordare”. Un giorno, insieme al marito Claudio, Federica fece ritorno al paese dove era nata. Salutò i parenti e chiese loro di vedere la “grotta del torrente” nota a pochissimi abitanti locali. Un parente, meravigliato, si offrì di accompagnarla, ma, da quel momento, Federica, si muoveva come “guidata” da una mano invisibile. Raggiunse la grotta seminascosta da fitta vegetazione. Vi entrò. Toccò con la mano tutta la parete fino a quando scoprì un pertugio quasi invisibile. Dentro al pertugio c’era un involucro ben sigillato. Conteneva un tesoro… anelli, collane, orecchini e una lettera di accompagnamento. La lettera diceva: “Dal tuo papà, Aldo, che non ti ha mai dimenticata” (fine) Buona giornata a tutti. Dino

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