domenica 30 settembre 2012

CRISTINA E FILIPPO ...INNAMORATI A ROMA racconto di Dino Secondo Barili

1 OTTOBRE 2012 – ALMANACCO DI STORIA
PAVESE
Trivolzio – 1 ottobre 2012 – lunedì – 12.00

Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del lunedì
Cristina e Filippo … innamorati a Roma
Cristina, trent’anni, Filippo, trentacinque erano fidanzati da parecchi anni. L’intesa era perfetta, ma cominciava a “cadere” nell’abitudine… un rapporto ripetitivo che poteva nuocere al piacere dello stare insieme. Almeno, quella, era l’impressione che aveva Cristina, la quale si era accorta che, così continuando, la coppia si sarebbe sfasciata. Infatti, Filippo su “certe cose”, non insisteva più. Se Cristina diceva (o solo faceva intendere) che non aveva voglia di coccole (o altro)… “il lui” si ritirava in buon ordine e parlava… del cane e del gatto (si fa per dire). Un coppia, invece, per essere “viva” deve mantenersi “frizzante”, avere “un non so che” di nuovo, sempre… tutti i giorni. Cristina ne parlò con sua madre con quale aveva un’ottima confidenza …Sua madre, però … era di un’altra epoca. Un epoca in cui le donne avevano un’altra cultura… quella della famiglia, dei sacrifici… delle rinunce. Cristina, quindi, doveva essere in grado “lei stessa” di interpretare il proprio tempo e la propria età. Sulla rivista femminile alla quale era abbonata aveva letto la risposta ad una lettrice che si trovava nelle sue stesse condizioni. Il suggerimento “dell’esperta” era stato: “fare un bel weekend a Roma”. Per Cristina poteva essere un’idea, una soluzione e in linea con gli impegni di Filippo. Ne parlò con il fidanzato il quale non apri bocca, poi, dopo un piccolo sforzo, aggiunse…”Si può fare”. Cristina fece finta di essere soddisfatta… Si impegnò, pertanto, a rendere concrete le aspettative. Anche con poco tempo a disposizione, Roma può offrire molto. Filippo e Cristina si trovarono d’accordo sull’itinerario da percorrere. La ragazza era appassionata d’arte e una visita ad un Museo di Roma non sarebbe mancata. La visita, però, venne programmata per il dopocena… durante “una straordinaria” apertura serale del Museo scelto. E fu proprio lì, durante quella visita notturna tra le Sale “piene” di opere d’arte che Cristina pensò di aver riacceso l’interesse di Filippo. Durante la visita, il fidanzato si era incollato a lei, in una calca indescrivibile. Per ascoltare la guida, Cristina si era messa in prima fila…al fianco di Filippo. Durante la visita, con ressa incredibile e poca illuminazione…Cristina sentì una mano che delicatamente le accarezzava la schiena. Una due, tre volte… ogni volta la mano sapeva dove posarsi delicatamente, solleticare in modo piacevole… parti importanti. Il pensiero di Cristina corse a Filippo pensando che fosse proprio lui, il suo fidanzato, a comportarsi così. Proprio come aveva fatto, la prima volta, parecchi anni prima, davanti al portone di casa. Cristina provava le stesse sensazioni di allora… Al termine della visita al Museo, Filippo non disse nulla … e Cristina preferì tacere. In Albergo, prima di salire in camera, la ragazza si accorse di aver perduto il portafogli. Panico, trambusto, disappunto… ma la ricerca (per ragioni di orario) venne rimandata al giorno successivo. Il mattino dopo, però, con sorpresa di Cristina, il portafogli era ricomparso (misteriosamente)… alla “Reception” …intatto. Per la coppia il ritorno da Roma fu leggermente migliore dell’andata. Alla sera mentre Cristina si trovava sola a casa sua il telefonino si mise a strillare. “Pronto, c’è la signorina Cristina?” – “Sono io. Scusi lei chi è?” – “Sono la mano…(del Museo).” – fine – Buona giornata a tutti. Dino

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