giovedì 13 settembre 2012

BEREGUARDO ... STORY di Teresa Ramaioli

BEREGUARDO ... STORY 
di
Teresa Ramaioli
LA FONTANA DEL RE
di Dino Barili e Teresa Ramaioli
Il 14 maggio 1509, dopo aver vinto ad Agnadello con l’esercito della Lega di Cambrai, il Re di Francia, Luigi XII, passando da Pavia, venne invitato alla Zelata pe un grandioso banchetto. Ad invitarlo fu il Conye Scaramazza Visconti, signore di Cicognola, il quale colse l’occasione per mostrare al Re e a tutta la nobiltà del tempo i suo gioiello: Zelata. Da tempo memorabile questo piccolo paese, adagiato sulla riva sinistra del Ticino,era tenuto in grande considerazione per le sue bellezze naturali e per la sua riserva di caccia, la più grande del Ducato di Milano, con cervi, daini e ogni genere di animali selvatici. Era la prima volta che un Re vi metteva piede e per Zelata fu un giorno di gloria. Il cielo era bellissimo, di un azzurro intenso, Il vento,il dì precedente, aveva spazzato via le nubi e attenuato la temperatura. Quel mattino tutti gli abitanti di Zelata, circa 800, vennero mobilitati per pulire le strade, riparare i ponticelli,riordinare le siepi che strabordavano cariche di fiori. Il corteo del Re, costituito da numerose carrozze, era lungo quasi un chilometro. Cavalli e cavalieri vestivano i colori delle grandi parate.La gente ai margini della strada guardava allibita tanto sfarzo. Il corteo passò davanti al grandioso castello di Bereguardo sulla cui torre sventolava il vessillo di Francia e proseguì per la strada delle Cascine Orsine fino alla Zelata. Il banchetto venne imbandito all’aperto, nel grande cortile del Palazzo Visconteo. Al centro c’era una grande tavola rotonda alla quale sedevano…(prima puntata – continua).Ciao Teresa

1 commento:

  1. LA FONTANA DEL RE
    di DINO BARILI e TERESA RAMAIOLI
    Al centro c’era una grande tavola rotonda alla quale sedevano il Re Luigi XII, Il Conte Scaramazza Visconti e tutte le più alte cariche della corte francese,tutt’intorno gli altri commensali secondo l’ordine d’importanza. Dal palco i musicanti diedero il primo segnale ed il pranzo ebbe inizio. Apparve un enorme pasticcio di carne e verdure riccamente lavorato,portato da dodici cuochi in alta uniforme. Al secondo segnale musicale, vennero liberate in volo candide colombe. Tutti i commensali scoppiarono in fragorose ovazioni. Ma il bello doveva ancora venire. Quando sembrava che tutto fosse tornato tranquillo, i musicanti iniziarono una musica allegra che ricordava i motivi francesi, allora in voga,ed ecco apparire un piccolo nano, vestito da giullare,che si mise a volteggiare sulla tavola del Re, lasciando tutti presenti senza parole. Luigi XII si complimentò con il Conte Scaramazza Visconti per la grandiosa e simpatica accoglienza e l’invitò a Parigi per le feste d’autunno. Ma la giornata riservava ancora una sorpresa. Quando la carrozza reale, sulla strada del ritorno a Pavia, arrivò all’altezza delle Cascine Orsine, nel terreno si aprì una bocca d’acqua. Acqua fresca e limpida che il Re volle bere in segno di buon auspicio. Non era un evento straordinario perché altre volte si era verificato, ma il fatto che fosse avvenuto in occasione del passaggio del Re stimolò la fantasia popolare e venne subito chiamata: la Fontana del Re. La gente di Zelata prese labitudine di frequentare tale luogo con assiduità. Andava a prender acqua fresca per bere. Era diventata una scusa per fare quattro passi e quattro chiacchiere fuori paese. Era il luogo preferito dalle ragazze e dalle donne di Zelata. Per i giovani era diventato luogo per incontrarsi e fare amicizia.Presto vennero esaltate le virtù taumaturgiche dell’acqua della Fontana del Re. Veniva gente da…(seconda puntata- continua). Buona lettura .Teres

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