giovedì 13 settembre 2012

LAURA... E IL SOGNO DI UN'IMPIEGATA racconto di Dino Secondo Barili

14 SETTEMBRE 2012 – ALMANACCO DI STORIA
PAVESE
Trivolzio – 14 settembre 2012 – venerdì – 12.00

Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del venerdì
Laura… e il sogno di un’impiegata
Laura, cinquantenne impiegata single, non era soddisfatta della propria vita. Le cose erano andate… come erano andate, ma questo non voleva dire che (la vita) non dovesse riservare altre e piacevoli sorprese. Essere impiegata presso un ufficio di “commercialista” comporta spesso sacrifici pesanti… orari, scadenze e molto altro. Laura, tuttavia, era un tipo caparbio… una di quelle donne che non si lascia mai prendere dallo sconforto. Era sempre la prima ad entrare in ufficio … e l’ultima ad uscire. Spesso portava a casa il lavoro da completare. Questo non voleva dire che “desiderasse qualcosa di meglio…” Un venerdì di metà settembre dello scorso anno si convinse che era giunto il momento di agire, prendere “il proprio destino” tra le proprie mani . Al termine dell’orario d’ufficio (alle 18), anziché raccogliere la borsa con le pratiche inevase e rintanarsi nell’appartamentino nel centro di Pavia, si fermò in Piazza della Vittoria. Si sedette ad uno dei tavolini che fanno parte “dell’arredo cittadino” e ordinò un ottimo aperitivo … leggero. La settimana era terminata. Le cose erano andate abbastanza bene… Ora poteva pensare a sé stessa, alla propria vita e a come avrebbe utilizzato il tempo… fino a lunedì. L’aperitivo era veramente speciale … e Laura si sentì un’altra donna. Diede un’occhiata al solito settimanale femminile… ma non era quello il suo interesse. Aveva bisogno di parlare con qualcuno (un uomo… naturalmente). Si dice che “la vittoria arridere agli audaci”. Senza dare nell’occhio, Laura, si tolse l’inseparabile orologio che portava al polso. Dopo qualche minuto… si rivolse all’uomo seduto al tavolino accanto al suo. “Scusi, posso chiederle l’ora?” L’uomo era un bell’uomo … assorto nella lettura del giornale. Rispose immediatamente alla domanda di Laura. Fu l’inizio di un bel “dialogo” che continuò fino a sera inoltrata quando i due decisero di andare a mangiare in Pizzeria… Laura si sentì a suo agio. Aveva rotto gli indugi. Ora poteva pensare a completare l’opera… passare la serata… la notte… il sabato… e la domenica. In fondo basta poco per guardare al futuro in modo piacevole e positivo. Da un anno Laura fa coppia fissa con Paolo, il bel cinquantenne … che un venerdì  pomeriggio di metà settembre dello scorso anno aveva risposto ad una domanda: “Potrebbe dirmi che ora è?”. … La risposta (anche oggi) è sempre la stessa… “è l’ora di incominciare una nuova vita” – fine – Buona giornata a tutti. Dino

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