sabato 8 settembre 2012

BEREGUARDO ... STORY di Teresa Ramaioli

BEREGUARDO ... STORY
di
Teresa Ramaioli
SAN CORNELIO E LA DANZA DELLE LIBELLULE
di DINO BARILI e TERESA RAMAIOLI
Ogni paese ha il suo simbolo:Bereguardo ha il Castello, Trivolzio piazza San Cornelio. Una piazza con la sua bella colonna di granito sulla quale campeggia, dal 1739, San Cornelio Patrono, con San Cipriano, della Parrocchia. Veramente oggi più che una piazza è una rotatoria stradale intorno alla quale gli automobilisti si divertono con autovetture, camion, autocorriere…Dicevamo: la statua è lì dal 1739 e San Cornelio dall’alto della sua colonna guarda, osserva, medita e tace .Non si fa illusioni. Da oltre due secoli e mezzo ha accumulato tante esperienze e informazioni, ne ha viste di tutti i colori e conosce i trivolzini come le sue tasche. La festa dei Santi Patroni Cornelio e Cipriano ricorre il 16 settembre, ma Trivolzio, o meglio i suoi abitanti, non l’hanno mai sentita come festa, e non hanno mai organizzato manifestazioni, è un giorno qualunque. Nel 1833, il Prevosto Don Siro Riccardi, ha sottolineato il suo disappunto durante una predica.Disse:”I trivolzini si scervellano per cercare le novità.Il 16 settembre hanno un’ottima occasione per festeggiare i loro Santi …ma non lo fanno! I Santi sono la testimonianza storica della fede, inoltre la Parrocchia di Trivolzio è una delle più antiche , risale all’epoca della prima evangelizzazione nell’alto pavese. Il territorio della Parrocchia si estendeva da San Gervasio e Protasio in Pavia a Motta Visconti, dal fiume Ticino alla Certosa di Pavia(12 Km di lunghezza e 8 km di larghezza). La Parrocchia era tanto estesa che nel 1600 ci vollero dodici frati per portare la parola di Dio ovunque”. A quell’epoca le prediche dei parroci di campagna erano come le martellate dei fabbri sul ferro rovente: colpivano l’anima e accendevano la passione dei parrocchiani per il proprio campanile. La fantasia popolare faceva la sua parte e nacque una leggenda. Diceva…(prima puntata continua) Buona lettura- Teresa

2 commenti:

  1. San Cornelio e la danza delle libellule
    Di Dino Barili e Teresa Ramaioli

    La fantasia popolare faceva la sua parte e nacque una leggenda: “I trivolzini non avevano abbastanza iniziativa per organizzare una festa ai loro Santi Patroni,allora le libellule del laghetto Rusca ( oggi laghetto del Parco comunale) si riunirono in assemblea e decisero di fare una bella festa, una volta all’anno, per soli due spettatori,i Santi Cornelio e Cipriano. Nella notte tra il 15 e 16 settembre, a notte fonda, quando Trivolzio tace e tutto è silenziso e pace, san Cipriano esce dalla Chiesa ed aspetta che San Cornelio scenda dalla sua alta colonna di granito. Insieme fano ungiro per le vie del paese, osservano le novità e danno la loro benedizione alle famiglie in difficoltà. Poi, adagio adagio, come si conviene a persone cariche di anni, si recano davanti al laghetto Rusca dove trovano allestito uno straordinario spettacolo di musica e danze, tutto per loro ed ecco “La danza delle libellule”. Naturalmente le leggende non trovano tutti d’accordo, anzi gli scettici trovano tante scuse per sminuire il valore dei racconti popolari.Il farmacista di Trivolzio, Dott. Vincenzo Gillardi, subentrato al Dott. Botteri nel 1833, era un accanito ricercatore di leggende popolari, diceva…(seconda puntata Continua). Ciao Ter

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  2. Be', la leggenda delle libellule che, da buone sessantottine, si riuniscono in assemblea (rigorosamente democratica) e decidono di organizzare una festa è veramente affascinante e suggestiva. Aspetto di vedere il seguito.....Ciao Carlo

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