domenica 9 settembre 2012

CAMILLO... E L'OSSESSIONE DELLA DOMENICA racconto di Dino Secondo Barili

9 SETTEMBRE 2012 – ALMANACCO DI STORIA
PAVESE
Trivolzio – 9 settembre 2012 – domenica – 12.00

Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto della domenica
Camillo… e l’ossessione della domenica
Camillo aveva sempre avuto un debole per la domenica. Dopo una dura settimana come operaio ai magazzini alimentari, aspettava la domenica per rifarsi… “zittire la sveglia”… ed alzarsi a mezzogiorno. In casa, con sua madre, non aveva avuto mai problemi … Così era stato per tutta la vita… con tutte le vicende ad essa connesse. Ma gli anni passano e viene anche il giorno della pensione… esattamente due anni fa. Fu, allora, che, all’ufficio della Previdenza, Camillo incontrò Geltrude, una neo pensionata la quale, in brevissimo tempo, lo fece sentire più giovane di trent’anni. Insieme, cominciarono a passeggiare per le vie della città. Fermarsi ai Caffè per apprezzarne il clima. Interessarsi alle mostre d’arte. Fino a quando, Geltrude non ebbe una bellissima pensata: “Perché non ci sposiamo?” Camillo, si era si innamorato di Geltrude, Nel corso della vita, però, altre donne gli avevano fatto la stessa proposta. L’operaio dei magazzini alimentari, aveva sempre risposto di “No” perché … “alla Domenica voleva dormire fino a mezzogiorno”. Ora, in pensione, non c’era più la dura settimana da sopportare… La domenica era un giorno come un altro (pensava lui)… Camillo, si rese conto che, essendo solo, sposare Geltrude sarebbe stata una soluzione. E così… detto fatto, un anno fa, Camillo convolò a nozze con Geltrude… la quale divenne la “regina” della casa (di Camillo). I primi mesi furono da sogno… Camillo si rammaricò (mentalmente) di non averlo fatto prima. Poi, la musica cambiò. Geltrude aveva la mania della casa… che doveva essere in ordine (letto compreso) prima delle otto del mattino. Così Camillo dovette riprendere il suo ritmo di quanto andava a lavorare ai magazzini alimentari. Passarono alcuni mesi e la domenica, Geltrude chiese di poter fare un giretto in automobile (tanto per cambiare)… ora di qua ora di la. Per Camillo fu l’inizio della fine. Come poteva scontentare la sua “dolce metà”? Così, per l’operaio dei grandi magazzini iniziò la “tragedia della domenica”. Non solo non riuscì più a “dormire fino a mezzogiorno”, ma doveva scegliere ogni volta itinerari nuovi… perché “rivedere la stessa località” non era ammissibile. (fine) Buona giornata a tutti. Dino

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